Confiscati 30 appartamenti a un imprenditore di Monza: sono a disposizione dei profughi ucraini
Tutti e 30 gli appartamenti confiscati a un imprenditore di Monza, condannato per evasione fiscale, verranno messi a disposizione per accogliere i tanti profughi ucraini in arrivo in Italia. Lo ha deciso il Tribunale di Milano: la sezione misure di prevenzione aveva disposto il sequestro degli immobili all'imprenditore di 76 anni residente nella provincia di Monza e Brianza. Per anni era attivo nel settore del commercio di metalli.
L'imprenditore è stato giudicato socialmente pericoloso
Gli immobili si trovano in un centro residenziale in provincia di Grosseto, in Toscana. Il giudice ha provveduto perché ha ritenuto l'imprenditore "socialmente pericoloso" e per le violazioni commesse in campo fiscale più di una volta. I reati sono stati commessi tra il 1995 e il 2013. Ora l'agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati ha messo gli immobili a disposizione della prefettura di Grosseto: verrà quindi messo subito a disposizione per l'emergenza abitativa dei rifugiati in fuga dalla guerra in Ucraina. Come riporta Milano Today, i giudici hanno ritenuto che l'imprenditore ha tenuto "un elevato tenore di vita, desumibile dagli acquisti di beni di lusso come una Ferrari ed altre auto costose, che non appare giustificato dalle sole entrate lecite dichiarate". Le 30 case sono a disposizione dei profughi fino al 31 dicembre.
Un call center attivo per i profughi ucraini
Intanto oggi 14 aprile a Milano è stato attivato il progetto "Insieme per l'Ucraina" che vede la collaborazione tra il sindaco di Milano Giuseppe Sala e l'ex calciatore Andrij Shevchenko. I dettagli sono stati resi pubblici in una conferenza stampa a Palazzo Marino: l'idea è quella di offrire alle famiglie ucraine in fuga dalla guerra un servizio telefonico di ascolto e orientamento in lingua ucraina integrato con i servizi del Comune di Milano e delle reti territoriali. Fondamentale il contributo dell’ex campione del Milan che permetterà l'attivazione di una infoline – attiva al numero 020205 – che spiegherà alle famiglie ucraine arrivate da poco in Italia tutti i servizi attivi in città.