video suggerito
video suggerito
Covid 19

Confermate le misure della zona rossa in Lombardia: firmata la nuova ordinanza del ministero

Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato un’ordinanza con cui si rinnovano le misure relative alle zone rosse e arancioni per Calabria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Valle d’Aosta. La nuova ordinanza è valida fino al 3 dicembre, ma resta la possibilità di nuova classificazione – e quindi di un passaggio a misure meno restrittive – dal 27 novembre.
A cura di Simone Gorla
611 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

La Lombardia resta zona rossa, almeno per il momento. La conferma arriva dal ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha firmato un'ordinanza, in vigore da oggi e valida fino al 3 dicembre, con cui si rinnovano le misure relative a Calabria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Valle d'Aosta.

Firmata nuova ordinanza: misure rinnovate fino al 3 dicembre

Il provvedimento riguarda le prime regioni che erano entrate nella zona rossa e in quella arancione con l'entrata in vigore della classificazione differenziata prevista dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 3 novembre, basata su 21 parametri individuati ed elaborati dall'Istituto superiore di sanità.

Possibile nuova classificazione dal 27 novembre

Confermate la misure per le zone rosse e arancioni, resta comunque aperta la possibilità di un cambio di classificazione dal prossimo 27 novembre, come auspicato dal governatore lombardo, Attilio Fontana, dopo il miglioramento degli indicatori sulla pandemia, a partire dall'indice di contagio Rt, che è in calo dalla scorsa settimana.

Confronto tra Regione Lombardia e Governo

In un punto stampa nella serata di giovedì 19 novembre, Fontana ha detto che sul passaggio della Lombardia da zona arancione a zona rossa c’è “piena volontà di continuare il confronto” con l’esecutivo, anticipando che i parametri per la definizione delle fasce sarebbero rimasti invariati fino al 3 dicembre. Scartata invece l’ipotesi di creare zone arancioni differenziate per singole province o comuni: "Abbiamo deciso di continuare questa nostra battaglia in maniera unitaria – ha spiegato – e non fare richieste di differenziazioni territoriali anche sulla base dei dati territoriali che confermano come l'epidemia in questo momento in regione stia assumendo un comportamento unitario".

611 CONDIVISIONI
32834 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views