Condannato per stalking alla ex, continua a perseguitarla anche ai domiciliari
"Avvicinava le donne con falsa galanteria, le ricopriva di gentilezze, attenzioni e regali, per poi rivelare la sua indole possessiva tanto da spingerle a lasciarlo". A quel punto iniziavano le persecuzioni, le vendette e i danneggiamenti alle auto e alle proprietà.
È il ritratto che la polizia ha fatto di un 50enne residente a Monza, già condannato per stalking, revenge porn, lesioni e danneggiamenti nei confronti di due ex fidanzate (e di altre donne). Oggi è stato nuovamente arrestato: nonostante il giudice gli avesse concesso di espiare la pena ai domiciliari, per motivi di salute, avrebbe continuato a tormentare una delle ex.
"Una personalità ambigua, che ha dentro di sé rancore nei confronti delle donne", sempre la definizione degli agenti di polizia. Un sentimento che lo avrebbe portato a pedinare, controllare e perseguitare di continuo le vittime. Punizioni in caso di ribellione: chiamate continue al telefono, offese, automobili spaccate, scritte offensive sui muri di casa. E non solo. In alcuni casi, per vendicarsi, avrebbe addirittura creato dei profili falsi su alcuni siti di incontri, fornendo foto private e contatti personali delle ex fidanzate.