video suggerito
video suggerito

Condannato per aver ucciso la moglie in luna di miele: “Lei urlava mentre era appesa alla finestra”

La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a 14 anni di reclusione per Dahee Park, l’uomo sud-coreano che nel maggio del 2016 uccise la moglie, Aan Jung Mee, durante il loro viaggio di nozze. Secondo alcuni testimoni, la donna avrebbe urlato mentre era aggrappata alla finestra prima di cadere al suolo e spirare.
A cura di Filippo M. Capra
97 CONDIVISIONI
Immagine

Anche la Cassazione ha confermato la condanna arrivata in primo e secondo grado a 14 anni di reclusione (con rito abbreviato) per Dahee Park, l'uomo sud-coreano che nel maggio del 2016 uccise la moglie, Aan Jung Mee, durante il loro viaggio di nozze. La coppia, arrivata in Italia per la luna di miele, stava soggiornando in un hotel di Cardano al Campo, in provincia di Varese. Lì, l'uomo ha spinto la donna giù dalla finestra della loro camera posta al primo piano dell'albergo.

La ricostruzione degli investigatori

Secondo quanto ricostruito dalle indagini degli investigatori, grazie anche alle testimonianze di quattro individui ascoltati in sede di incidente probatorio, i neo sposini avrebbero avuto una dura discussione già nel primo pomeriggio di quel 18 maggio di cinque anni fa. Le grida si sarebbero interrotte dopo un paio d'ore di litigio, quando i vicini avrebbero udito la donna urlare mentre era aggrappata alla finestra delle camera prima di cadere rovinosamente a terra.Lo stesso pomeriggio, secondo le ricostruzioni, i due cittadini sud-coreani avrebbero bevuto ingenti quantità di alcol, per un totale di 22 birre, tanto che l'uomo ora condannato in via definitiva per omicidio aggravato, aveva un tasso alcolemico di 1,56.

La ricostruzione della difesa

I suoi difensori hanno sempre fatto leva su questo dato per sostenere che il loro assistito si fosse addormentato subito dopo il litigio con la sposa. In più, i legali difensori hanno suggerito che la sposa avesse problemi psicologi di cui Park non era a conoscenza nonostante fossero stati diagnosticati nel 2012. Secondo la difesa, infine la donna aveva la cattiva abitudine di sporsi sui precipizi, motivo per cui nella ricostruzione degli avvocati dell'imputato la vittima si sarebbe messa a mangiare sulla balaustra della finestra cadendo dopo aver perso l'equilibrio in virtù del suo stato d'ebbrezza.

97 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views