Condannato per atti sessuali con un 17enne: “Mi ha fatto entrare in casa con la scusa di un massaggio”
"Mi ha preso per un braccio e mi ha fatto entrare in casa sua": è quanto ha raccontato un ragazzo di 17 anni che ha subito atti sessuali da un uomo di 43 anni che è stato condannato dal Tribunale di Varese a due anni e otto mesi di carcere. Nei confronti del 43enne – imputato nel processo con rito abbreviato – è stata emessa una sentenza per violenza sessuale. La pena è stata però ridotta perché il giudice ha riconosciuto "la minore gravità" del fatto.
La dinamica
L'episodio, com riportato dal giornale La Prealpina, risale a maggio 2022. Dopo essere scappato da casa di quell'uomo, il 17enne si è rivolto alla polizia di frontiera di Luino. Ha così raccontato tutto agli investigatori. La vittima ha raccontato al giudice dell'udienza preliminare che l'uomo lo avrebbe avvicinato in strada e gli avrebbe chiesto di fargli un massaggio: "Poi ha chiuso a chiave la porta della camera, mi ha tolto la maglietta e mi ha fatto sdraiare sul letto. Infine si è strusciato su di me".
L'avvocata difensore aveva invece sottolineato alcune incongruenze nelle versioni fornite dal ragazzo. Era stata inoltre chiesta una perizia psichiatrica sull'imputato, che è poi stato giudicato capace di intendere e di volere.
Il 17enne ha ottenuto un risarcimento di soli 500 euro
Per l'ex educatore e animatore in oratorio, il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a quattro anni. La sentenza ha inoltre stabilito anche l'interdizione perpetua dagli uffici di tutela, curatela e amministrazione di sostegno. Non solo: è stata prevista per gli uffici, i servizi, le istituzioni e le strutture frequentate da minorenni. Il minorenne, che nel frattempo ha compiuto 18 anni, è stato assistito dall'avvocata Maria Grazia Lani. Ha anche ottenuto un risarcimento danni di cinquecento euro.