Condannato Antonio Di Fazio, l’ex moglie: “Contenta di essere stata finalmente creduta”
A qualche ora dalla sentenza di condanna a 15 anni di carcere per Antonio Di Fazio la sua ex moglie, che aveva denunciato il marito per maltrattamenti e tentato omicidio, commenta così, tramite il suo avvocato Maria Teresa Zampogna, la decisione del giudice: "La mia cliente è molto soddisfatta di essere stata finalmente ascoltata, creduta e aver ottenuto giustizia, riappropriandosi di quella dignità e quel rispetto calpestati per anni". Poi l'avvocato della donna precisa: "È soddisfatta che siano stati riconosciuti tutti i fatti da lei denunciati subiti dal 2008 al 2017, a prescindere dalle riqualificazioni, dalle prescrizioni e dalla pena. Non nutre alcun intento punitivo o vendicativo nei confronti dell'ex marito".
La decisione del giudice
Il giudice per l'udienza preliminare – Di Fazio aveva deciso per il rito abbreviato – ha riconosciuto i maltrattamenti facendo però cadere l'accusa di tentato omicidio. Il manager è stato ritenuto colpevole di violenza sessuale nei confronti della studentessa di 21 anni che l'uomo aveva fatto entrare in casa sua lo scorso anno con la scusa di un colloquio: una volta all'interno l'ha prima drogata a sua insaputa e poi violentata. Così aveva fatto con altre vittime. Sei in tutto le ragazze: per tre di loro il gup ha riconosciuto la violenza sessuale, per due solo le condotte di violenza sessuale commesse tramite la produzione di fotografie mentre per una ragazza è stata riconosciuto il fatto di essere stata narcotizzata.
Le denunce della ex moglie sette anni fa
Durante il processo l'avvocato della ex moglie a Fanpage.it aveva spiegato che la sua assistita era stata attirata nel 2014 nella casa del suo ex con l'accusa di dover dividersi i regali di nozze. Una volta nell'appartamento, l'imprenditore farmaceutico le ha spruzzato dello spray negli occhi. A questo punto l'ha colpita con una chiave inglese e le ha stretto una corda al collo. Tutto mentre lui le urlava: "Tu da questa casa non esci viva". Così la donna aveva denunciato il marito: "Anche Di Fazio rispondeva con altre denunce, tra le quali anche una di tentato omicidio. Così piuttosto che capire chi dei due diceva il vero, le denunce sono state archiviate con la motivazione di ‘conflittualità di coppia'", ha spiegato l'avvocato. La svolta è infatti arrivata con la denuncia di violenza sessuale da parte della studentessa universitaria di 21 anni che hanno fatto scattare per Di Fazio le manette: "La mia cliente sarà sempre grata a questa ragazza perché così anche per lei è finito l'inferno".
La difesa: Pena troppo alta
Ora Di Fazio, che si trovava agli arresti domiciliari in un centro di cura per disintossicarsi dalla droga, dovrà scontare 15 anni e 6 mesi. Il suo legale Mauro Carelli questa mattina, appena uscito dall'aula, ha giudicato la pena troppo alta già annunciando che farà ricorso. Il pubblico ministero aveva chiesto 9 anni. Sempre oggi sono stati fissati i risarcimenti che l'imprenditore dovrà versare alle vittime. Stando a quanto stabilito dovrà risarcire di 98mila euro la studentessa che lo ha denunciato per primo e 14mila euro alle altre parti civili.