Concorsi pilotati, Massimo Galli rinvia l’interrogatorio: “Serve un quadro accusatorio più chiaro”
Il Direttore di Malattie Infettive dell'ospedale Sacco di Milano, e professore universitario alla Statale, Massimo Galli, indagato insieme ad altri 32 di altre università con l'accusa di aver truccato due concorsi al fine di favorire candidati a lui più graditi, ha deciso di rinviare l'interrogatorio fissato per domani, martedì 12 ottobre, con gli inquirenti. Secondo quanto dichiarato dal suo avvocato difensore, la dottoressa Ilaria Li Vigni, all'Adnkronos, Galli "ha interesse a chiarire, ma attendiamo la chiusura indagine, quando il quadro accusatorio sarà chiaro".
Concorsi pilotati, bufera su Galli e altri 32
La bufera su Massimo Galli e altri 32 tra docenti e non di università italiane, per lo più milanesi, è scoppiata all'iscrizione nel registro degli indagati da parte della Procura di Milano che indaga su presunti concorsi pubblici pilotati dai medesimi. Nella fattispecie, il ruolo di Galli è messo sotto la lente di ingrandimento per le selezioni di giugno 2019 e giugno 2020. In entrambi i casi, stando all'accusa, il virologo, diventato noto ai più per le sue ospitate in televisione per parlare della pandemia da Covid-19, avrebbe condizionato l'intera procedura per favorire candidati a lui più cari, penalizzando dunque Massimo Puoti per far spazio ad Agostino Riva. In occasione del concorso del 2020, a tale procedura si sarebbe opposta la scienziata e collega Maria Rita Gismondo, con cui Galli avrebbe avuto più di un attrito in passato. Contattata da Fanpage.it, la dottoressa Gismondo si è rifiutata di commentare la notizia, senza confermare o smentire le indiscrezioni.