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Concorsi pilotati: Massimo Galli tra gli indagati

Concorsi pilotati, le accuse al professor Massimo Galli: avrebbe falsificato un verbale

L’infettivologo del Sacco, Massimo Galli, sarebbe indagato anche per un’altra ipotesi di turbativa, oltre a quella relativa alle assunzioni di quattro dirigenti biologi. Secondo quanto riportato dall’Ansa, il professore avrebbe truccato il “concorso” per favorire un candidato, risultato poi vincente, e avrebbe commesso un falso su un verbale.
A cura di Simona Buscaglia
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L'infettivologo del Sacco, Massimo Galli, sarebbe indagato anche per un'altra ipotesi di turbativa, oltre a quella relativa alle assunzioni di quattro dirigenti biologi. Avrebbe truccato il "concorso" per favorire un candidato, risultato poi vincente, e avrebbe commesso un falso come componente della "commissione giudicatrice" sul verbale di "valutazione dei candidati" svolto in riunione telematica in data 14 febbraio 2020. Avrebbe infatti attestato che il "prospetto contenente i punteggi attribuiti fosse il risultato del lavoro collegiale", mentre, come scrivono i pm, il documento fu "concordato" solo dopo. Per questa procedura sono indagati anche il candidato vincente Agostino Riva, e due componenti della commissione giudicatrice, il professore dell'Università La Sapienza di Roma, Claudio Maria Mastroianni, e la professoressa dell'Università di Palermo, Claudia Colomba.

Il candidato penalizzato: Massima stima per Galli

Ad essere penalizzato sarebbe un altro candidato, Massimo Puoti del Niguarda di Milano. Quest'ultimo, direttore dell'unità di malattie infettive dell'ospedale Niguarda di Milano, ha commentato così l'inchiesta: "Ho appreso dai giornali della vicenda e dell'inchiesta giudiziaria. Io non ho presentato denuncia e non so come sia partita la cosa. Non voglio fare commenti ma voglio esprimere la mia massima stima a Massimo Galli, come professionista, medico e docente

Le indagini partite dalle denunce degli esclusi

Secondo quanto riferito a Fanpage.it, le segnalazioni e gli esposti sono partiti da coloro che rimanevano esclusi dai concorsi. I bandi – spiega il tenente colonnello dei Nas di Milano, Salvatore Pignatelli – erano "profilati" in base al curriculum vitae dei candidati a loro favoriti così da poter inserire queste persone in punti strategici: "In alcune circostanze si andava ben oltre i caratteri meritocratici. Erano situazioni che limitavano la partecipazione di altri candidati". Nelle carte dei pm si legge che il professor Massimo Galli, Alessandro Visconti direttore generale dell’Asst Fatebenefratelli-Sacco e Manuela Nebuloni, professore ordinario all’Università degli studi di Milano e presidente della commissione giudicatrice, avrebbero turbato con “promesse e collusioni” la procedura di selezione per l’assunzione a tempo determinato, della durata di otto mesi, di quattro dirigenti biologici. In particolare, si legge “con collusione tra Galli e Visconti, in forza della quale i due concordavano che Galli predisponesse un avviso pubblico modellato sulle caratteristiche delle due candidate che intendeva favorire” e che Galli “decidesse anche la composizione della commissione giudicatrice in modo da farvi entrare dei membri a lui favorevoli che avrebbero privilegiato le candidate da lui indicate”.

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