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Concorsi pilotati: Massimo Galli tra gli indagati

Concorsi pilotati, il professor Massimo Galli indagato per associazione a delinquere con altri 32

Massimo Galli, il famoso virologo e primario di Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano, è tra i 33 indagati dell’operazione “Laurus” condotta dai carabinieri del Nas di Milano. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione a delinquere, corruzione, abuso d’ufficio, turbata libertà degli incanti e falsità materiale commesso dal pubblico ufficiale.
A cura di Ilaria Quattrone
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Associazione a delinquere, corruzione, abuso d'ufficio, turbata libertà degli incanti e falsità materiale commesso dal pubblico ufficiale: sono queste le accuse rivolte a vario titolo a 33 persone, di cui 24 professori universitari, denunciati in stato di libertà. Tra gli indagati c'è anche il noto virologo e primario primario del reparto di Malattie Infettive dell'ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli, che a novembre andrà in pensione. Le accuse sono quelle di aver truccato i concorsi per favorire delle persone vicine ai membri delle commissioni giudicatrici. Oltre Galli, tra gli indagati, ci sono docenti che insegnano in importanti università della provincia di Milano, Pavia, Torino, Roma e Palermo. Le indagini, condotte dai carabinieri del Nas di Milano, sono partite a marzo 2018. Nella mattinata di oggi, martedì 5 ottobre, sono state svolte tutte le perquisizioni. In particolare, è stata richiesta la consegna di atti e documenti ed è stato emesso un decreto di esibizione di documentazione in originale che prevede anche l'acquisizione dei contenuti di 29 e-mail tra quelle personali e quelle utilizzate negli Atenei.

Le indagini partite dalle denunce degli esclusi

Secondo quanto riferito a Fanpage.it, le indagini sono partite da alcune segnalazioni ed esposti di coloro che rimanevano esclusi dai concorsi. I bandi – spiega il tenente colonnello dei Nas di Milano, Salvatore Pignatelli – erano "profilati" in base al curriculum vitae dei candidati a loro favoriti così da poter inserire queste persone in punti strategici: "In alcune circostanze si andava ben oltre i caratteri meritocratici. Erano situazioni che limitavano la partecipazione di altri candidati".

Le accuse rivolte a Galli

Le accuse rivolte al famoso virologo sono che, quando svolgeva il ruolo di presidente della commissione che giudicava un concorso del giugno 2019 – bandito per un posto di professore di ruolo all'Università Statale in malattie cutanee, infettive e dell'apparato digerente nel Dipartimento di scienze biomediche e cliniche dell'Ospedale Sacco – avrebbe favorito Agostino Riva (vincitore del concorso) e sfavorito Massimo Puoti, direttore di malattie infettive dell'ospedale Niguarda di Milano. Per questo episodio sono indagati sia Riva, sia la segretaria di Galli che il professore della Sapienza di Roma, Claudio Maria Mastroianni e Claudia Colomba, professoressa associata dell'Università di Palermo, entrambi componenti della commissione. Per loro le accuse sono quelle di non essere intervenuti nella presunta decisione di Galli. Dall'ospedale Niguarda fanno sapere a Fanpage.it che il professore Puoti, in questo momento, preferisce non rilasciare interviste: "Ha appreso della notizia tramite i giornali. Era all'oscuro della cosa ed esprime massima stima per Galli che ritiene essere un professionista di esperienza".

Il secondo episodio sarebbe avvenuto a giugno 2020 per un altro concorso: in questo caso sembrerebbe che Alessandro Visconti, direttore generale dell'Asst Fatebenefratelli Sacco, si sarebbe accordato con Galli per elaborare un concorso "su misura" su due candidate. Il virologo avrebbe poi deciso chi avrebbe composto personalmente la commissione, in modo da contare su membri che fossero d'accordo con le sue decisioni. In questo caso però l'accordo si sarebbe trasformato in un nulla di fatto grazie all'intervento di Maria Rita Gismondo, che una volta saputo quanto stava accadendo, avrebbe minacciato di rivolgersi alle autorità. Un terzo episodio riguarda un concorso per diventare professore di ruolo sempre alla Statale di Milano: il bando risale ad aprile 2020 ed è stato vinto da Gianguglielmo Zehender. Anche in questo caso sarebbe stato creato un bando "profilato" sul curriculum del vincitore.

Le indagini non riguardano solo Massimo Galli. Tra gli altri professori indagati ci sono Giovanni Di Perri dell’Università di Torino, Claudio Maria Mastroianni della Sapienza di Roma, e Massimo Andreoni dell’Università Roma Tor Vergata: in una riunione di settembre 2020 avrebbero elaborato una relazione in cui affermavano di aver deciso insieme i criteri con i quali valutare i candidati. In realtà invece, secondo la Procura, la relazione sarebbe stata scritta solo da Di Perri.

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