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“Con la pensione di dicembre riceverà 750 euro in più”: la truffa che sfrutta l’attesa della tredicesima

Ad alcuni pensionati in questi giorni stanno arrivando messaggi truffa in cui viene promesso un versamento di 750 euro da parte dell’Inps. Si chiama SMishing ed è una truffa che mira all’ottenimento dei dati bancari delle vittime fingendosi un ente nazionale.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
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Una 75enne di Monza è riuscita a riconoscere un messaggio truffa che le era stato inviato nel quale le venivano chiesti gli estremi bancari. La donna, infatti, ha ricevuto lo scorso venerdì pomeriggio, 1 dicembre, un messaggio in cui le veniva comunicato che l'Inps le avrebbe versato 750 euro sul suo conto corrente, ma che l'Iban a sua disposizione risultava non corretto. Insospettita, la 75enne ha telefonato alla propria banca e un addetto le ha confermato che l'autore del messaggio non era l'Istituto nazionale di previdenza sociale, ma un truffatore.

La truffa del finto Inps

I dubbi della 75enne sono nati proprio dal fatto che un ente come l'Inps avesse dati sbagliati. Come riportato da MonzaToday, la donna è intestataria da anni di un solo conto corrente e non aveva mai avuto simili problemi in passato. Anzi, quello stesso giorno aveva ritirato la pensione in banca come era solita fare ed era filato tutto liscio.

Per questo motivo le è venuto in mente di chiamare subito la sua filiale di fiducia per avere chiarimenti in merito a questi 750 euro che l'Inps sembrava intenzionato a regalarle. L'addetto, però, ha confermato i suoi dubbi affermando che era solo una truffa raccomandandosi di non rispondere in nessun modo a quel messaggio. Anzi, per evitare possibili complicazioni, la 75enne lo ha proprio cancellato.

Lo SMishing

Il messaggio che ha ricevuto la 75enne è una frode informatica chiamata SMishing. Mentre il phishing utilizza email per ottenere dati sensibili delle vittime, lo SMishing usa, appunto, gli Sms, ma il meccanismo è lo stesso. Fingendo di scrivere per conto di un ente come l'Inps o, in alcuni casi, della banca l'utente viene invitato a cliccare sul link.

Come spiegato dall'Istituto di nazionale di previdenza sociale, il truffatore cerca di indurre la vittima a cliccare su un link con la scusa di identificarsi o aggiornare i propri dati, come in questo caso bancari, con la prospettiva magari di ricevere un versamento extra di denaro. Una volta fatto l'accesso a quel link, però, il malcapitato si vede derubato dei propri dati sensibili e, in alcuni casi, degli accessi al proprio conto corrente.

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