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Comune gli vieta di andare dalla moglie al cimitero in bici, 87enne fa ricorso al Tar e vince due volte

Il Comune di Treviglio (Bergamo) ha vietato l’accesso al cimitero alle bici, prima con la determina di un dirigente e poi con la modifica al regolamento. Un 87enne con problemi di deambulazione ha presentato due volte ricorso al Tar vincendo in entrambe le occasioni.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Leonardo Colombo Giardinelli potrà tornare a far visita alla tomba della moglie in sella alla sua bicicletta. L'87enne di Treviglio (in provincia di Bergamo) ha vinto al Tar per la seconda volta contro il Comune che aveva vietato l'accesso al cimitero alle due ruote.

A luglio il Tribunale aveva riscontrato che l'amministrazione comunale aveva introdotto la nuova regola senza passare dal Consiglio comunale, come invece previsto dalla legge. Ora, dopo che il regolamento è stato modificato come da prassi, la sezione presieduta dal magistrato Angelo Gabbricci ha dato di nuovo ragione a Giardinelli affermando che il divieto di introduzione di biciclette nel camposanto va in contraddizione con la norma che consente l'accesso con un veicolo a chi ha problemi di deambulazione.

Il divieto dell'amministrazione comunale e il primo ricorso al Tar

Anna, la moglie di Giardinelli, è scomparsa nel 2021. Da allora, come raccontato dal Corriere della Sera, dopo 55 anni di matrimonio quasi ogni giorno l'87enne le fa visita al cimitero di Treviglio. Da gennaio, però, ha dovuto ricorrere alla bicicletta a causa di alcuni problemi alla schiena. Uno stratagemma che sembrava fare al caso suo e che era possibile grazie a un permesso specifico rilasciato dal Comune dietro certificato medico di effettive difficoltà di deambulazione.

A maggio, però, l'amministrazione comunale del sindaco leghista Juri Imeri ha proibito del tutto l'accesso al cimitero alle due ruote. Da qui, il primo ricorso presentato da Giardinelli al Tar. A luglio è arrivata la decisione del Tribunale che ha concesso la sospensione cautelare disponendo che l'amministrazione comunale di Treviglio concedesse all'87enne un nuovo permesso.

Il motivo era semplice: per cambiare le regole l'amministrazione era intervenuta con la determina di un dirigente. Tuttavia, la legge prevede che la modifica del regolamento cimiteriale spetta al Consiglio comunale.

La modifica al regolamento e il secondo ricorso al Tar

A settembre la maggioranza ha pensato di rimediare all'errore ribadendo in aula lo stop alle bici. Nonostante i solleciti della minoranza, il sindaco Imeri ha fatto approvare la nuova norma. Il Comune ha messo a disposizione per chi ha problemi di deambulazione una piccola macchina elettrica condotta da uno degli operatori del cimitero. Tuttavia, aveva lamentato l'87enne, funziona per poche ore al giorno, non sarebbe attiva la domenica e spesso si crea una lunga coda.

Lo scorso mercoledì, 22 novembre, è arrivata la decisione della sezione presieduta dal magistrato Gabbricci che ha accolto il secondo ricorso di Giardinelli. In attesa di giudicare nel merito, con l'udienza fissata per il 6 novembre 2024, è stata concessa una nuova sospensiva al regolamento. Il motivo è un'incongruenza nata con la nuova norma: vietando le biciclette, si viola la disposizione che consente l'accesso con un veicolo a chi ha problemi di deambulazione. Inoltre, modificando il regolamento a settembre sono stati lesi i diritti di Giardinelli che aveva ancora un permesso valido.

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