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Comunali Milano, Paragone perde il ricorso sul riconteggio dei voti: resta fuori dal Consiglio

Il leader di Italexit Gianluigi Paragone aveva chiesto al Tar il riconteggio dei voti delle scorse elezioni amministrative: secondo il senatore aveva sfiorato il Consiglio comunale di soli 43 voti, ma i giudici ora hanno dichiarato essere molti di più.
A cura di Giorgia Venturini
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Nulla da fare per il leader di Italexit Gianluigi Paragone. I giudici del Tar hanno giudicato inammissibile il ricorso del senatore: nei giorni successivi le elezioni amministrative, che hanno confermato Giuseppe Sala alla guida di Milano, Paragone aveva sostenuto che "i verbali di diverse sezioni conterrebbero errori di compilazione o incongruenze" tra voti validi attribuiti al candidato sindaco e voti validi attribuiti alle liste che lo sostenevano. Al termine dello scrutinio il senatore si era fermato al 2,99 per cento di voti quanto la soglia di sbarramento era ferma al 3 per cento, bloccando così la sua entrata in Consiglio comunale.

Mancano 1.500 voti e non 43

Una soglia che per Paragone era stata sfiorata di pochissimo: mancavano solo 43 voti che si sarebbero persi in un conteggio sbagliato. Così il senatore ha presentato ricorso al Tar che ha avviato accertamenti in 68 sezioni su 1.248 complessive. Ora è arrivata la conferma definitiva: stando a quanto dimostra un documento inviato dalla Prefettura di Milano al Tar i voti mancanti secondo il ricorso presentato dal leader di Italexit non erano 43, ma 1.541. Conclusione: è scattata l'inammissibilità del ricorso del leader di Italexit. Ma c'è di più: il Tribunale amministrativo ha sottolineato un altro errore di Paragone. Ovvero aveva indicato come parte controinteressata la consigliera Annarosa Racca, che alla fine è stata eletta tra le fila della Lega. Mentre nel caso di errore nel conteggio dei voti avrebbe dovuto indicare come parte controinteressata Marco Fumagalli, eletto nella lista "Milano in salute". Questo vuol dire che un eventuale scambio sarebbe stato con Fumagalli. Ma poco importa: secondo i giudici Paragone resta fuori dal Consiglio comunale.

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