Comunali Milano, il centrodestra si interroga sul candidato anti Sala: Del Debbio o un manager?
Chi sfiderà Beppe Sala alle elezioni comunali di Milano 2021? Dopo che il sindaco a Sant'Ambrogio ha annunciato l'intenzione di correre per il secondo mandato, il centrodestra si interroga sul candidato giusto per provare a tornare a Palazzo Marino dopo dieci anni.
Elezioni comunali 2021: il centrodestra cerca lo sfidante di Sala
Alcuni nomi circolano già da mesi, ma senza nessuna conferma ufficiale. L'unica certezza dovrebbe essere la preferenza per un candidato esterno ai partiti. Il cavallo vincente, nelle valutazioni di Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia, dovrà essere in grado di piacere sia al centro che alle periferie. Dovrà saper interpretare il sentimento dei quartieri popolari, dove più cova il malcontento nei confronti delle ultime amministrazioni, ma anche convincere l'establishment che al momento è dalla parte di Sala. Difficile quindi che il candidato sia un salviniano di ferro come Alessandro Morelli. Lo aveva detto, in un'intervista a Fanpage, il commissario della Lega a Milano Stefano Bolognini, che è anche assessore regionale nella giunta Fontana: "Serve una Letizia Moratti in salsa leghista".
Del Debbio disponibile, tra i nomi anche l'ex prefetto Marangoni
In realtà i nomi che circolano sono tutti al maschile. A partire dal nome evergreen di Paolo Del Debbio. Il noto giornalista televisivo era stato tra i papabili anche cinque anni fa, quando la scelta era poi caduta su Stefano Parisi. All'epoca il conduttore di Rete 4 aveva detto no. Ora invece sarebbe pronto a dare la sua disponibilità, con il gradimento della Lega e anche di Forza Italia. Tra gli altri nomi emersi, senza conferme, ci sono anche quelli dell’ex prefetto di Milano, Alessandro Marangoni, del docente universitario Maurizio Dallocchio, bocconiano, e quello del segretario generale della Camera di Commercio italo-americana, Simone Crolla.
In corsa il manager Roberto Rasia dal Polo
Prende quota anche il nome di Roberto Rasia dal Polo, manager della Pellegrini. Lo ha confermato Bolognini spiegando che si tratta di personalità "con storie importanti da raccontare e che, insieme al centrodestra, vogliono disegnare una Milano diversa, che sappia cogliere le sfide internazionali e ridare slancio e attrattività alla nostra città, che, negli ultimi anni, si è fermata". Il dubbio, negli ambienti del centrodestra milanese, è che un figura troppo manageriale rischierebbe di venire eclissata da Sala. Mentre un profilo eccessivamente populista risulterebbe poco gradito al cuore produttivo e amministrativo della città.
Il vertice Salvini-Meloni-Berlusconi
La decisione sulla sfida milanese verrà comunque presa a Roma, direttamente dai leader Matteo Salvini (Lega), Silvio Berlusconi (FI) e Giorgia Meloni (FdI). Giovedì è previsto un vertice per fare il punto sui candidati in vista delle elezioni comunali. Sul tavolo la partita per Milano, ma anche per Roma e Torino. Non è detto però che la decisione dei big del centrodestra arrivi subito. Anzi. Proprio i dubbi sui tempi consigliano prudenza. Causa Covid le elezioni, che dovrebbero tenersi in primavera, potrebbero anche slittare in avanti di qualche mese. E fare subito il nome rischia di mettere il candidato o la candidata nella posizione di venire esposto ad attacchi per mesi. Senza trovarsi nella posizione di forza del sindaco uscente, che arriverà al voto sedendo a Palazzo Marino e potendo contare sulla sua rodata macchina comunicativa.