Comunali Milano, Giorgio Goggi candidato sindaco dei socialisti: “Nella pandemia Sala non s’è visto”
Nuovo sfidante per Beppe Sala. In attesa che il Movimento 5 stelle e soprattutto il centrodestra annuncino i propri candidati, in vista delle prossime elezioni comunali di ottobre è sceso in campo Giorgio Goggi. Socialista "da sempre", iscritto al Psi dai primi anni '70 e rimasto fedele ai valori socialisti anche dopo lo scioglimento del partito nel 1994, Goggi è architetto e professore di Urbanistica al Politecnico. La curiosità più grande riguarda il suo passato: Goggi è stato infatti assessore alla Mobilità nelle due giunte guidate da Gabriele Albertini, l'ex sindaco che proprio recentemente ha annunciato che non si candiderà per il centrodestra. Goggi correrà per i "Socialisti di Milano" che riuniscono sotto il simbolo del garofano rosso il Psi e le associazioni e i circoli socialisti cittadini.
L'attuale sinistra sembra interessarsi solo dei ceti abbienti
Nel suo discorso di presentazione, pubblicato su Facebook, sono tanti gli attacchi frontali al sindaco uscente Beppe Sala e all'attuale sinistra: "È troppo lontana da tanta parte di Milano, soprattutto dai quartieri più lontani dal centro, divenuto, non a caso, un presidio dell’attuale centrosinistra. Inebriata dai grattacieli e dal profluvio dell’immobiliare privato, l’attuale sinistra si dimentica di chi ha bisogno della casa – scrive Goggi -. Si dimentica della Città Metropolitana che è posta sotto il potere del Sindaco di Milano, che però la trascura. Anzi, oggi il Comune si chiude sempre di più al suo intorno, punta ad accrescere la popolazione del capoluogo, pone barriere agli abitanti della regione urbana milanese, trascurando l’accessibilità, abitanti che pure tanto hanno contribuito e ancora contribuiscono alla ricchezza di Milano. Una sinistra che sembra interessarsi solo dei ceti abbienti. Che non sembra avere alcuna visione per uno sviluppo complessivo della città che sia a favore di tutti i ceti che vi operano. Tant’è che nella pandemia – attacca Goggi – non si è visto l’operato di colui che per legge è il responsabile della sanità della città, ovvero il Sindaco".
Nel programma di Goggi anche l'elezione diretta del sindaco della Città metropolitana
In tanti in realtà ipotizzano che i socialisti possano correre da soli al primo turno, ma possano poi allearsi con Sala in caso di eventuale ballottaggio. E per Goggi potrebbe, nel caso, anche esserci un ruolo di peso, magari proprio quello di assessore alla Mobilità già ricoperto in passato. Molto dipenderà, ovviamente, dai voti che la lista "Socialisti di Milano" potrà attirare in una città che ha visto in passato grandi sindaci socialisti – Emilio Caldara, Antonio Greppi e Carlo Tognoli, recentemente scomparso, quelli citati da Goggi – ma è stata anche la "patria" di Tangentopoli. Nel frattempo, Goggi ha illustrato i punti principali del suo programma: tra questi una nuova stagione di Edilizia residenziale pubblica – le case popolari -, la modifica della legge Delrio con l'elezione diretta e a suffragio universale del sindaco della Città metropolitana, affinché sia al pari di quello di Milano, una nuova rivoluzione della mobilità che allarghi l’accessibilità urbana, metropolitana e regionale e una rivoluzione del Welfare, con maggior peso del Comune anche nelle politiche della salute.