Comunali Milano, Albertini vede Salvini: “Solo lui mi ha offerto la candidatura, mantengo riserva”
Una foto seduti al tavolino di un ristorante, dove da questa mattina per via delle nuove norme sulla zona gialla è tornato il servizio al tavolo. E poi una frase affidata a Twitter, che lascia però aperti i giochi su chi sarà il principale sfidante di Beppe Sala alle prossime elezioni comunali a Milano. Matteo Salvini e l'ex sindaco del capoluogo lombardo Gabriele Albertini si sono incontrati questa mattina al ristorante "al Pesciolino" in zona corso Sempione. Un incontro che il leader della Lega aveva già preannunciato, dopo che negli scorsi giorni l'idea di ricandidare il due volte sindaco di Milano contro Beppe Sala ha preso sempre più quota. Ma l'ex sindaco, contattato da Fanpage.it, assicura: "Non ho sciolto nessuna riserva".
Il tweet di Salvini: Con concretezza e onestà, tutto si può
Dopo l'incontro Salvini ha scritto un breve tweet, pubblicando una sua foto con Albertini. Entrambi appaiono seduti al tavolino del ristorante, con la mascherina correttamente indossata. Davanti all'ex sindaco una tazzina di caffè, simbolo di quella parvenza di normalità ritrovata da oggi: "Con Gabriele Albertini, Milano nel cuore! – ha scritto Salvini nel tweet -. Futuro, lavoro, sostenibilità, coraggio, progetti, innovazione, sicurezza, giovani, università, metropolitane, bellezza, periferie: con concretezza e onestà, tutto si può". Fonti della Lega hanno riferito che tra i temi toccati dai due vi sono stati le Olimpiadi invernali del 2026, il nuovo stadio di San Siro e l'area Mind, il parco scientifico sorto nell'ex area Expo.
Albertini: Non ho sciolto nessuna riserva
Gabriele Albertini, 71 anni a luglio, è stato sindaco di Milano dal 1997 al 2006. Considerato una personalità indipendente, politicamente è passato da Forza Italia ad Alternativa popolare. È stato anche senatore nella XVIIesima legislatura (dal 2013 al 2018) ed eurodeputato dal 2004 al 2013. Da quando il suo nome è finito alla ribalta tra i possibili e più accreditati sfidanti di Sala, Albertini, politico navigato, non si è mai sbilanciato. E anche dopo l'incontro odierno con Salvini, a Fanpage.it assicura di "non aver sciolto nessuna riserva. Anche perché – ha aggiunto poi evidenziando quale potrebbe essere il nodo sulla sua ricandidatura – al momento, non posso neanche dire che il centrodestra unito mi abbia offerto una candidatura. Al momento solo Salvini". Nelle parole di Albertini ci sarebbe dunque la conferma della decisione del Carroccio di puntare sull'ex sindaco a discapito del manager Roberto Rasia Dal Polo, proposto nei mesi scorsi dalla Lega come anti Sala ma che sconterebbe il gap di popolarità nei confronti dell'attuale primo cittadino, gap difficilmente colmabile in una campagna elettorale segnata dalla pandemia. Ma le parole di Albertini lasciano anche intendere che non tutti nella coalizione di centrodestra siano convinti sul suo nome: potrebbero quindi servire ancora giorni per sapere chi sfiderà Sala, che ormai dai primi di dicembre sta facendo una campagna elettorale quasi in solitaria incalzato solo dall'outsider Gabriele Antonio Mariani, appoggiato dall'estrema sinistra e dai comitati dei cittadini.
Salvini: Albertini ha idea della città, Milano ha bisogno di un ricostruttore
Una conferma della stima di Salvini per Albertini è poi giunta qualche ora dopo l'incontro: "Albertini è un candidato civico, sfido a dirmi a quale partito è iscritto. Non ne ho la minima idea neanche io. È una persona che ha un'idea di città, è libera e indipendente. Ha dimostrato di saper fare e di parlare poco e costruire tanto. In questo momento di ricostruzione Milano ha bisogno di un ricostruttore", ha detto il leader del Carroccio a proposito dell'idea di candidarlo sindaco. Interrogato sull'eventualità di un sondaggio sulla figura di Albertini da parte della Lega, Salvini ha risposto: "Non ho una lira quindi mi limito a guardare i sondaggi sugli altri".