Comunali a Milano, Bernardo (FI): “No a Gabrielli sindaco. Per il centrodestra? Sì a Cairo e De Albertis”
"Gabrielli candidato sindaco del centrosinistra? Non sarebbe un buon primo cittadino". A parlare è Luca Bernardo, primario di Pediatria del Fatebenefratelli, capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino (e sfidante sconfitto da Beppe Sala nel 2021) a proposito delle voci che vogliono l'ex capo della Polizia come possibile candidato sindaco del centrosinistra in vista della tornata elettorale del 2027.
Pare che i piani alti del Partito Democratico stiano pensano al nome del super poliziotto vicino a Sala per le prossime elezioni… è un avversario temibile?
Ho stima dell'uomo istituzionale, e sicuramente è persona conosciuta. Ma no, non credo potrebbe essere un buon sindaco per Milano.
Meglio come consulente per la sicurezza a Milano?
No. Come consulente del Comune non ha sicuramente dimostrato le capacità emerse durante la sua vita istituzionale. Dal suo arrivo, purtroppo, qui non è cambiato niente: avevamo chiesto luci, presidi fissi, videosorveglianza… sicurezza tangibile e reale per i cittadini. Gabrielli non conosce i quartieri di Milano, perché non ci è stato. Altrimenti sarebbe a conoscenza di persone che hanno paura a uscire di casa per fare la spesa, bambini che non giocano all'aperto, gestori di locali quotidianamente alle prese con risse e problemi di ogni genere.
Le ultime dichiarazioni di Gabrielli su Ramy Elgaml ("L'inseguimento da parte dei carabinieri non si è svolto nella maniera corretta") hanno aperto un caso politico.
Sono in completo disaccordo con ciò che ha detto Gabrielli. Un uomo delle istituzioni, un uomo che ha portato la divisa non può pronunciare quelle parole. Un ragazzo che muore è una tragedia, faccio il medico e lo so benissimo. Ma io sto sempre dalla parte delle forze dell'ordine.
Il tema della sicurezza, c'è da scommettere, sarà cruciale per vincere le elezioni a Milano. Ha avuto una buona intuizione, la sinistra, a giocare d'anticipo la pedina di Franco Gabrielli?
La sicurezza sarà uno dei temi fondamentali della campagna elettorale, sì, e la scelta di un nome come Gabrielli da questo punto di vista li potrebbe agevolare. Ma non è certo l'unica questione su cui si giocherà la partita. C'è quello della casa, della mobilità, delle periferie…
E il centrodestra? Che fa?
Permesso che in politica due anni e mezzo sono un'era geologica… quel che è certo, però, è che il prossimo candidato dovrà sostenuto unitariamente e anticipatamente, costruendo prima un percorso. Personalmente vedo una figura che studi, che sappia gestire un meccanismo complesso come il Comune di Milano, con un mestiere e una visione. Un sindaco che conosca la città, che esca dal palazzo.
Meglio un civico, quindi?
Perché no. Anche un tecnico della società civile che conosca la politica.
Che nomi le piacciono, al momento?
Urbano Cairo. Che vuole fare? E poi Regina De Albertis: preparatissima, conosce a fondo la città.
Per non ripetere gli errori del passato: quale sarebbe il momento giusto per prendere, finalmente, questa decisione?
Direi al massimo un anno prima delle elezioni. Per intenderci, prima o dopo l'estate del 2026.
Un nome politico tra i tanti già emersi. Come valuta il possibile ritorno di Letizia Moratti?
Conosco benissimo Letizia, è stata un ottimo sindaco e un ottimo assessore regionale. Senza contare che avrebbe sicuramente le capacità di amministrare, così come l'indipendenza economica necessaria. Non mi dispiacerebbe… vedremo cosa vorrà fare.