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Comunali 2021, Beppe Sala rincara la dose: “La destra ha sbagliato quasi tutto”

“La destra ha sbagliato quasi tutto. In particolare non ha capito che questo è il momento tenere la testa bassa e pedalare, non di fomentare tutto il fomentabile”. Questo un passaggio dell’analisi personale di Beppe Sala, confermato sindaco di Milano al primo turno delle amministrative di quest’anno, dopo i risultati elettorali in tutti i comuni a ballottaggi conclusi.
A cura di Filippo M. Capra
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Il sindaco di Milano al comitato elettorale in Isola
Il sindaco di Milano al comitato elettorale in Isola

Concluse le sessioni di voto tra primo turno e ballottaggi in tutti i comuni italiani per le elezioni amministrative del 2021, il sindaco di Milano Beppe Sala, confermato dai cittadini con il 57 per cento delle preferenze già due settimane fa, ha analizzato gli esiti elettorali dopo il successo diffuso del centrosinistra che, oltre al capoluogo di regione lombardo, Bologna e Napoli, si è presa con oggi anche Varese, Torino e Roma tra i centri più grandi.

Sala: La destra ha sbagliato quasi tutto

Con un post su Instagram il primo cittadino milanese ha offerto sue "piccole riflessioni sul voto nelle città", dicendo, in un elenco puntato che "a sinistra possiamo essere felici (molto) ma non montarci la testa", perché "alle elezioni politiche potrebbe essere decisamente un’altra storia". Tutto, scrive Sala, "dipende da quello che sapremo offrire al Paese". Il secondo punto riguarda la destra che, a detta del sindaco di Milano, "ha sbagliato quasi tutto. In particolare – ha aggiunto – non ha capito che questo è il momento tenere la testa bassa e pedalare, non di fomentare tutto il fomentabile".

Il sindaco di Milano: La sinistra ha trovato candidati più credibili

Si torna poi a parlare della sinistra che "ha trovato candidati più credibili, non necessariamente organici alla politica", prima di tornare ancora con un focus sullo schieramento opposto che "ha cercato di pescare nella “società civile” accumulando tanti "no grazie"". Per Sala la destra "farebbe bene a chiedersi perché". Infine, la classica chiosa di invito a lavorare: "Domani è un altro giorno, torniamo a lavorare. Che male non fa mai".

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