Comunali 2021 a Milano, Sala: “Sarà campagna elettorale low cost, il centrodestra candidi chi vuole”
Torna a parlare delle elezioni Comunali del 2021 a Milano il sindaco meneghino Beppe Sala, nonostante continui ad eludere le domande su una sua eventuale ricandidatura, ad oggi semplicemente bramata dai suoi colleghi di schieramento (e numerosi cittadini) ma non ancora confermata. Lo fa a margine della cerimonia di intitolazione di un giardino all'editore Luciano Foà, sostenendo che "sarà una campagna elettorale meno visibile e low cost, necessariamente più breve e diverse".
Sala: Il centrodestra candidi chi vuole e quando vuole, io non ho fretta
Molto, ovviamente, dipenderà anche dall'evoluzione dell'emergenza sanitaria tuttora in corso. Forse anche per questo motivo rimanda la comunicazione sulla sua ricandidatura, considerando che "questo è il momento di lavorare e di stare sul pezzo, sapendo che sei mesi di campagna elettorale saranno già tanti". Tra le righe, quindi, Sala starebbe indirettamente confermando la nuova corsa a Palazzo Marino, ma una certezza arriverà solamente nel mese di dicembre, al termine della stagione autunnale come più volte ribadito dall'attuale primo cittadino di Milano. La mancanza di una fretta obiettiva nella comunicazione è ribadita poi dal sindaco con un paragone con il centrodestra: "Se ha un candidato da presentare domani mattina, benissimo", come a dire che la cosa gli riguarda ben poco. La frase arriva in risposta alla dichiarazione di Matteo Salvini che annuncerà il nome del candidato sindaco a Milano entro l'autunno. Insomma, per Sala "non c'è tutta questa fretta".
Il sindaco sui risultati milanesi al referendum: Sapevo sarebbe andata così
Per l'occasione il primo cittadino ha commentato anche i risultati "milanesi" delle votazioni per il referendum Costituzionale sul taglio dei parlamentari, che hanno visto, rispetto ai dati nazionali, un più consistente fronte del No. Nel Municipio 1 di Milano, addirittura, il No ha vinto, a differenza di tutti gli altri Municipi cittadini. "Mi aspettavo l'esito del voto e volutamente non ho detto per cosa ho votato – ha commentato Sala -. Dirlo oggi non ha senso perché sapevo che sarebbe andata così. Sapevo che c'era un fronte del No forte a Milano e non volevo condizionare nulla, però la città è libera di giudizio se di pensiero, perciò non è che sia positivo o negativo il voto", ha poi chiosato.