Comprare casa a Milano oggi costa il 50 per cento in più rispetto al 2016
Per comprare casa a Milano oggi bisogna spendere il 50 per cento in più rispetto al 2016: 8 anni fa, per permettersi di abitare in città era infatti necessario mettere in conto una spesa di circa 3.600 euro/mq, mentre oggi il costo delle case nel capoluogo lombardo sfiora i 5.500 euro/mq di media (con un minimo di circa 3mila a picchi di oltre 10/12mila euro). Crescono inoltre i canoni dell'affitto, che in neanche 10 anni sono aumentati del 42 per cento.
Lo ha stabilito l'ultima ricerca del gruppo Immobiliare.it, che ha analizzato il rapporto tra i prezzi relativi al comune di Milano e quelli che coinvolgono invece l'hinterland e la provincia, naturalmente più economici rispetto al capoluogo: qui, per acquistare casa, è obbligatorio scrivere a budget "solo" il 18 per cento in più rispetto al 2016, e il 39 per cento per un appartamento in affitto.
Dati che, di conseguenza, hanno fatto sì che molti milanesi abbiano deciso di trasferire la propria residenza al di fuori dei confini cittadini. Nell'arco di soli 12 mesi, nel 2023, secondo gli ultimi dati Istat più di 15.400 residenti si sono infatti spostati in provincia (+9,7 per cento sul 2019). Una scelta data in primis dal costo del mattone a Milano, che rende impossibile (o quasi) per un nucleo familiare potersi permettere un appartamento con due o più stanze: adesso che il costo case nel capoluogo meneghino supera i 5.500 euro/mq, l’hinterland resta invece accessibile con una spesa media di 2.240 euro/mq.
E così, a fronte di un reddito che ormai non cresce più, mentre aumentano i costi della vita e delle abitazioni in città, chi abita a Milano sceglie il più delle volte realtà urbane ben collegate piuttosto che l'estrema periferia milanese, che ha valori di vendita al metro quadrato di oltre mille euro in più rispetto ai comuni dell'hinterland (nella zona di Bisceglia/Baggio/Olmi, ad esempio, il prezzo medio per novembre 2024 si attesta intorno ai 3.034 al metro quadro) e spesso non offre le stesse possibilità in termini di percezione di sicurezza, decoro urbano, scuole, servizi e attività ricreative.