Compra online uno smartphone usato: il venditore è un poliziotto e scopre che è un latitante
Un 48enne si è presentato alla fermata della metropolitana di San Donato Milanese per completare l'acquisto di uno smartphone usato, ma è stato arrestato e condotto in carcere a San Vittore. L'uomo, infatti, era ricercato in quanto condannato a 5 anni di reclusione per cumulo di pene relative a varie truffe. A smascherarlo è stato l'agente della polizia metropolitana che aveva messo in vendita un paio di cellulari su un noto portale di compravendita tra privati.
Le mazzette sospette di banconote
Tutto ha avuto inizio alcuni giorni fa quando un 30enne, in servizio alla Polmetro, ha pubblicato un paio di annunci su un sito di vendite relativi a due smartphone usati. Un 48enne lo aveva contattato perché interessato all'acquisto dei dispositivi. Il primo incontro era avvenuto alla stazione della metropolitana di San Donato Milanese e, sapendo che il venditore era un poliziotto, ha estratto una mazzetta di banconote e comprato il cellulare in contanti.
Al secondo incontro, si è ripetuta la stessa scena. Insospettito da quella disponibilità di denaro contante, il 30enne si è annotato il numero di targa dell'auto guidata dall'acquirente. Si trattava di una Volkswagen Golf che era risultata intestata a un 87enne, padre del 48enne. Incrociando i suoi dati con quelli presenti nella banca dati, l'agente della Polmetro ha scoperto che l'uomo a cui aveva venduto i cellulari era in realtà in pregiudicato che risultava ricercato per truffa.
La trappola al terzo incontro
Lo scorso lunedì 11 marzo il 30enne ha organizzato un terzo appuntamento. Era tutto identico agli altri due, compreso il luogo. Al momento della vendita del cellulare, però, sono arrivati i colleghi dell'agente che hanno provveduto a bloccare e arrestare il 48enne. L'uomo è stato infine condotto nel carcere di San Vittore dove dovrà scontare i 5 anni di reclusione a cui era stato condannato.