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Como, sequestrati 3 quintali di alimenti mal conservati: nei guai un commerciante

La Guardia di Finanza di Como ha sequestrato 3 quintali di alimenti mal conservati in un negozio in città. Al centro delle indagini, portate avanti anche grazie l’aiuto del personale di Ats Insubria, è finito un venditore di origine pakistana: nel suo negozio conservava generi alimentari su superfici sporche.
A cura di Giorgia Venturini
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A Como nella mattinata di oggi venerdì 6 agosto è scattato un sequestro di ben 3 quintali di alimenti mal conservati. A svelare tutto è stata la Guardia di Finanza del Comando Provinciale della città lombarda nell'ambito delle quotidiane attività di controllo sul territorio. Al centro delle indagini, portate avanti anche grazie l'aiuto del personale di Ats Insubria, è finito un venditore di origine pakistana il cui negozio si trova in via Milano a Como: qui i Baschi Verdi della Compagnia delle Fiamme Gialle di Como hanno trovato prodotti alimentari etnici destinati alla vendita che al posto di esser ben conservati erano accatastati su superfici non idonee, come pareti e pavimenti sporchi. E ancora: erano confezionati all'interno di buste di plastica, di quelle non consigliate per generi alimentari. Il tutto privi di necessari requisiti igienicosanitari.

Nei mesi scorsi sequestrati 8 quintali di carne

Lo scorso marzo sempre la Guardia di Finanza di Como aveva sequestrato 8 quintali la carne avariata. Oltre alla carne sotto sequestro anche 10mila prodotti tra materiali e oggetti a contatto con gli alimenti, come utensili e contenitori, e due quintali di altra merce alimentare senza le dovute indicazioni di origine e provenienza. Nel mirino delle Fiamme gialle erano finiti due negozi, uno di Como e uno di Cantù: i titolari sono stati segnalati ad Ats Insubria e dovranno pagare le previste sanzioni amministrative che oscillano da un minimo di 5mila a un massimo di 40mila euro. Nel dettaglio, in uno dei due negozi i "Baschi verdi" hanno trovato numerose irregolarità nella conservazione della carne: era accatastate su superfici non idonee come pareti e pavimenti sporchi e confezionate all’interno di non idonee buste in plastica, prive dei requisiti igienico-sanitari. Nel negozio – il cui titolare è un uomo di origine pakistana – sono state trovate spezie, frutta secca e bevande analcoliche prive delle informazioni obbligatorie relative alle indicazioni di origine e provenienza come invece prevede la legge.

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