Como, sequestrate alla dogana oltre 1,6 milioni di mascherine non a norma
Oltre un milione e 600mila mascherine non a norma sono state sequestrate negli scorsi giorni dai militari della guardia di finanza al confine tra Italia e Svizzera. La merce proveniva dall'Olanda ed era di origine cinese: in totale i colli sequestrati dai finanzieri e dai funzionari del Servizio antifrode alla dogana di Ponte Chiasso, a Como, erano 330. Dentro, imbustate in confezioni da 25 pezzi ciascuna, c'erano delle mascherine facciali monouso, un dispositivo di protezione individuale che ormai è entrato a far parte del nostro quotidiano da quando è scoppiata la pandemia di Coronavirus.
Il nuovo Dpcm potrebbe introdurre l'obbligo di indossare mascherine anche all'aperto
Con la ripresa dei casi e l'inverno alle porte le richieste di mascherine, che nella prima fase della pandemia sembravano introvabili, potrebbe tornare ad aumentare. E potrebbe aumentare, anche considerando il nuovo Dpcm in arrivo che dovrebbe ripristinare l'obbligo di indossare i dispositivi di protezione individuale anche all'aperto, soprattutto la richiesta di mascherine a basso prezzo, quelle più economiche, che però devono comunque rispettare le normative vigenti per essere davvero efficaci nel contenere il contagio. Nel caso delle mascherine in questione ciò che mancava, come accertato dalla guardia di finanza dopo una prima verifica documentale, erano le indicazioni precise sull'origine cinese del prodotto. Proprio considerando la particolare tipologia di merce e tenuto conto dell’attuale emergenza epidemiologica i finanzieri hanno approfondito le verifiche, procedendo anche al controllo fisico del prodotto. Dopo la scoperta delle irregolarità si è quindi proceduto al sequestro cautelare amministrativo dell’intera spedizione, per un totale di 1 milione e 650mila mascherine.