Commissione d’inchiesta Covid, il centrodestra abbandona l’aula durante audizione famigliari vittime
Durante l'audizione del consulente dei famigliari delle vittime del Covid-19 nella Commissione d'inchiesta per l'emergenza pandemica in Lombardia, che vuole far luce sulla gestione del contagio nei suoi primi eventi, ovvero nell'ospedale di Alzano Lombardo, la maggioranza di centrodestra ha abbandonato in Consiglio Regionale.
La spiegazione: Violato patto di riservatezza
Dura la presa di posizione di Roberto Anelli, Marco Mariani, Alessandra Cappellari della Lega, Franco Lucente di Fratelli d'Italia e Viviana Beccalossi del Gruppo Misto che, in una nota firmata, hanno dichiarato: "Quello che è avvenuto oggi durante la commissione d'inchiesta sul Covid in Lombardia è gravissimo. Mentre era in corso l'audizione dei famigliari delle vittime, i contenuti della relazione presentata dai loro legali sono stati messi a disposizione della stampa, violando di fatto il patto di riservatezza che regola i lavori della commissione stessa. Per questo, abbiamo abbandonato l'aula, in quanto non vi erano più le condizioni per proseguire".
Non ci saranno indagini su seconda e terza ondata
Di recente, è stato reso noto che la Commissione regionale d'inchiesta sul Covid lombarda non indagherà sulla seconda e sulla terza ondata del contagio. Lo ha deciso la stessa Commissione respingendo la richiesta delle minoranze a procedere con indagini approfondite anche per il periodo ottobre 2020-febbraio 2021. Le opposizioni hanno accolto con sorpresa la decisione, descrivendola come "un pessimo segnale, per la verità non il primo, di una mancanza di volontà di arrivare ad acclarare procedure e responsabilità che hanno portato la Lombardia ad essere involontaria protagonista della vicenda del Covid-19".