Commessa aggredita in pieno giorno a Milano: il ladro la trascina in strada e la prende a calci sul volto
Era al lavoro Francesca Mattiucci, sabato scorso, insieme ad altri sei colleghi. Una mattina di sole come tante, che scorre nella routine tra il via vai dei clienti e gli ordini da sistemare. Fino a che la trentenne, store manager di un celebre negozio di sneakers in corso Buenos Aires a Milano, si accorge che un giovane sta cercando di rubare un paio di pantaloncini: nel camerino, dove sta provando alcune magliette, viene sorpreso mentre prova a tagliare le placche anti taccheggio con delle cesoie. "Cosa stai facendo?", grida Francesca. E quando minaccia di chiamare la polizia, il ladro impazzisce.
Le botte per strada
Le corre incontro e con una spinta la trascina fuori dal negozio, per strada. Qui, intorno alle 10.30 del mattino, la scaraventa per terra e inizia a sferrarle calci violenti alla testa, al volto. "Ho sbattuto la testa sul marciapiede. Non ho fatto in tempo a reagire che era già sopra di me", racconta la ragazza nel podcast Le storie degli altri di Carmelo Abbate. "Vedevo le sue scarpe davanti alla mia faccia, sentivo un dolore atroce. Continuava a prendermi a calci, avevo paura di morire". La picchia selvaggiamente sotto gli occhi dei colleghi, dei passanti e del fidanzato di Francesca, che stava passando a farle un saluto in negozio. Il ragazzo grida e insegue il ladro, che fugge via alla velocità della luce. Intanto una collega soccorre Francesca, che prima di svenire sussurra tra lacrime: "Sto morendo".
Le condizioni di Francesca
L'aggressore, un 34enne gambiano con precedenti per aggressione, furto e stupro, è stato arrestato dalla polizia. Francesca invece ha riportato un trauma cranico, una forte commozione cerebrale e naso, polso, zigomo e coccige rotti. Da poco è tornata a camminare. Dormire è difficile, lo shock ancora impossibile da superare."Il ladro è stato catturato, ma non mi sento tranquilla.Ci metterò sicuramente una vita a superare quello che è accaduto. Il dolore fisico passerà, ma adesso ho paura". E si chiede: "Perché una persona con tutti quei precedenti era libera?". Intanto ha pubblicato il suo volto tumefatto su Instagram, illuminato da uno spiraglio di speranza. "Non abbiate timore di mostrare la realtà sui social. Io cammino a malapena, non riesco a guardarmi allo specchio ma sono talmente circondata d'amore che mi sento meravigliosa ogni giorno di più". E conclude. "La vita è un attimo, tenetevi accanto chi vi merita davvero".