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Arrestati Stefania Nobile e Davide Lacerenza

Quali erano i rapporti di Davide Lacerenza e Stefania Nobile con le escort della Gintoneria

Sono almeno otto le escort identificate da Procura di Milano e Guardia di finanza tra quelle del “giro” di Davide Lacerenza e della sua Gintoneria nell’ambito dell’inchiesta che ha portato agli arresti l’imprenditore e la figlia di Wanna Marchi Stefania Nobile.
A cura di Francesca Del Boca
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Stefania Nobile (foto da LaPresse) e Davide Lacerenza (foto da Facebook)
Stefania Nobile (foto da LaPresse) e Davide Lacerenza (foto da Facebook)
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Sono almeno otto le escort identificate da Procura di Milano e Guardia di finanza tra quelle del "giro" di Davide Lacerenza e della sua Gintoneria, locale notturno che vende gin e bottiglie di pregio in via Napo Torriani. Ma il sospetto di chi indaga è che ne celebre bar, ora sotto sequestro dopo gli arresti del titolare e della socia Stefania Nobile per aver procurato ai clienti ragazze e droga, le giovani chiamate dall'imprenditore per offrire prestazioni sessuali agli avventori più facoltosi fossero in realtà molte di più. 

Proprio la prostituzione, secondo quanto emerso dalle indagini, sarebbe stata infatti al centro delle attività di Davide Lacerenza, che agli avventori con potere di spesa più alto offriva veri e propri "pacchetti tutto compreso" con bottiglie di pregio, cocaina, sesso. Il tutto consumato direttamente nel privè, l'adiacente "locale rosa" La Malmaison, o addirittura consegnato a domicilio da Lacerenza in persona o da un "rider" di fiducia, il braccio destro Davide Ariganello (anche lui ai domiciliari) che dalla spedizione otteneva mance fino a 5mila euro. 

Il tutto avviene sotto gli occhi dell‘ex compagna e socia in affari, a cui – come ama sempre ribadire lei stessa – nulla sfugge. La figlia di Wanna Marchi, che secondo quanto emerso dalle intercettazioni tollera e in alcuni casi elogia gli affari illegali di Lacerenza ("Hai fatto bene", gli dice infatti quando lui le racconta di aver fatto pagare a cliente 750 euro per qualche ora di alcol e sesso) per il gip Alessandra Di Fazio sarebbe in fondo pienamente complice perché "i proventi sono andati alla società di cui lei è ritenuta amministratrice di fatto”.

Ma la figlia di Wanna Marchi prova più volte, in realtà, ad arginare il titolare della Gintoneria e i suoi eccessi. "Io sono un drogato, io pippo cocaina. E tutte le put… che stanno con me o sono già drogate, o le faccio iniziare a pippare io", rispondeva lui. "Stefania odia le escort, ci chiama tutte drogate", racconta infatti una di loro agli inquirenti.

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