Come stanno i cento giovani intossicati nel centro estivo di Bormio
Sono ancora ricoverati in ospedale a Brescia alcuni dei cento giovani rimasti intossicati durante un campo estivo a Bormio in Alta Valtellina. Alcuni sono già a casa, ma tutti e cento – tra ragazzi ed educatori – dopo pochi giorni di campus avevano febbre alta, vomito e tosse. Cosa sia successo è ancora tutto da chiarire ma tra le ipotesi più veritiere quella che i ragazzi siano stati colpiti dalla legionella. Si attendono i risultati delle verifiche dei tecnici che stanno controllando l'acqua degli impianti della zona.
I sospetti sulla legionella, escluso il Covid
Tutti i sospetti portano alla conferma della legionella. Con una prima diagnosi gli operatori sanitari infatti avevano escluso il Covid dal momento che tutti i tamponi erano risultati negativi. Così come è stata esclusa l'intossicazione alimentare dal momento che i pasti erano cucinati dalle mamme dei ragazzi, che si occupavano anche della spesa. I sospetti sono passati quindi alla legionella. Nel giro di pochi giorni verrà fatto chiarezza su quanto accaduto. Ma al momento Ats Montagna tiene a precisare: "Pensiamo sia improbabile si tratti di legionella, visto che i gruppi che sono stati nella struttura in precedenza non hanno avuto problemi. Forse la causa degli improvvisi malori può essere legata a un forte sbalzo termico dopo violenti temporali nella zona".
Di cosa si tratta la legionella
La Legionella è una malattia causata da un batterio omonimo. Prende il nome da un evento in corso in un hotel di Philadelphia nel 1976: era in corso una riunione dei veterani della American Legion quando più di 200 persone vennero contagiate. Allora ci furono 34 morti. Spesso il batterio si diffonde nell'acqua delle docce, nei giochi d'acqua delle spa o negli altri tipi di impianti. Quando l'acqua contagiata produce aerosol o inquina alimenti allora si possono verificare queste infezioni polmonari a causa di questo batterio.