Come sta Pavel Kioresko, il 26enne ferito nella sparatoria in panetteria a Milano

Si chiama Pavel Kioresko, il ragazzo che nella serata di sabato 15 febbraio è stato ferito con due colpi di pistola all'interno di una panetteria che si trova al civico 4 di piazzale Gambara, a Milano, a pochi metri dalla fermata della Metro 1 della Linea Rossa. Subito dopo l'accaduto, il 26enne, originario dell'Ucraina, è stato portato d'urgenza all'ospedale San Carlo di Milano, in pericolo di vita.
Secondo le ricostruzioni fatte dagli inquirenti, la sparatoria si sarebbe verificata nella serata di sabato, intorno alle 18:30. Due uomini, il 49enne Ivan Disar e il 26enne Pavel Kioresko, sarebbero entrati nel locale in compagnia di una donna per mangiare qualcosa. Dopo aver preso le ordinazioni, il titolare della panetteria si sarebbe recato sul retro del negozio per preparare gli ordini. Proprio in quegli istanti, sembra che il 21enne Raffaele Mascia, figlio del titolare, sia entrato con una pistola calibro 38 e, una volta all'ingresso della panetteria, abbia premuto sei volte il grilletto. Quattro colpi nella direzione di Ivan Disar e due contro Pavel Kioresko. Disar, considerato dagli inquirenti il "vero" obiettivo del killer, è stato portato all'ospedale Policlinico dove però l'uomo è morto alcuni minuti dopo il ricovero. Il 26enne è stato invece trasportato all'ospedale San Carlo di Milano.
Secondo le prime testimonianze, non appena giunto in ospedale il giovane sarebbe stato subito sottoposto a un intervento chirurgico. Come ha poi potuto apprendere Fanpage.it, attualmente sembra Pavel Kioresko si trovi ancora in ospedale in prognosi riservata. Il paziente sembra essere ricoverato nel reparto di rianimazione, intubato, in coma farmacologico.
Le condizioni del 26enne sembrano, però, essere stabili e stazionarie già dalla giornata di domenica 16 febbraio. Nonostante questo rappresenti un segnale positivo, i medici hanno comunque deciso di programmare ulteriori accertamenti diagnostici nel corso dei prossimi giorni con l'obiettivo di tenere monitorato il decorso clinico del giovane paziente. Per il momento quindi, seppur ancora molto delicata, la situazione, secondo i medici, sembrerebbe essere sotto controllo.