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Come sta la tredicenne accoltellata da due coetanee, il racconto dei testimoni: “Era in una pozza di sangue”

Nonostante abbia perso molto sangue, migliorano le condizioni della tredicenne accoltellata da due ragazze sue coetanee sabato 25 febbraio a Castelbelforte, in provincia di Mantova.
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L'ultimo bollettino medico dell'ospedale Borgo Trento di Verona risale a ieri, domani 26 febbraio, ma lascia ben sperare sulle condizioni di salute della ragazzina di tredici anni accoltellata da due coetanee. Secondo quanto riferiscono i medici, infatti, ha perso molto sangue, ma reagisce bene alle cure. In effetti anche uno dei testimoni ha raccontato di averla trovata "in una pozza di sangue".

Come sta la tredicenne accoltellata

In seguito all'accoltellamento, avvenuto sabato 25 febbraio a Castelbelforte, in provincia di Mantova, la tredicenne è stata trasferita all'ospedale di Verona. Viste le sue gravi condizioni, è stato necessario l'intervento dell'elisoccorso per trasportarla d'urgenza nel pronto soccorso più vicino che fosse più capace di offrirle l'assistenza medica di cui necessitava.

È quindi ricoverata all'ospedale Borgo Trento da sabato e le sue condizioni sembrano essere in via di miglioramento, secondo quanto riferiscono i medici. Nonostante abbia perso molto sangue, infatti, la ragazza, anche grazie alla giovane età, risponde bene alle cure. Questo lascia ben sperare l'equipe che se ne sta prendendo cura.

Intanto a Verona sono arrivati anche i genitori, che sono stati avvisati dell'aggressione dalle forze dell'ordine, e che non stanno facendo mancare alla ragazza tutto l'affetto e l'assistenza di cui necessita.

Il racconto della donna che l'ha salvata

Uno dei primi ad accorrere sul luogo dell'aggressione è stato il sindaco Massimiliano Gazzani, che ha raccontato: "Ho sentito le sirene delle ambulanze e sono uscito. Ho visto quella ragazza sul prato, in una pozza di sangue. Mi ha fatto una terribile impressione, ho saputo che l'ha salvata in extremis una giovane donna che abita lì".

In effetti la tredicenne è stata salvata da una ragazza che si trovava nel parco nei pressi di via Roncolevà per fare la legna, quando ha sentito le urla e ha visto la scena: un'adolescente teneva ferma la vittima, mentre un'altra le tirava calci e pugni. Poi ha estratto una forbice e ha iniziato a colpirla.

A quel punto la giovane donna è corsa verso di loro e le ha messe in fuga. Ma una di loro, nonostante la giovane età, ha avuto anche la freddezza di tornare indietro e recuperato il fendente, nella speranza di non essere riconosciuta tramite le impronte digitali.

Fortunatamente, però, la vittima è riuscita a dire il nome delle due ragazze che l'hanno aggredita prima di perdere i sensi. Questo ha permesso ai carabinieri di individuarle subito e ora stanno tentando di capire il movente dell'aggressione.

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