Operata di nuovo la donna sfregiata dall’ex che le ha ucciso il padre a Varese: è in prognosi riservata
Ha subito un altro intervento chirurgico la donna di 37 anni che lo scorso lunedì 6 maggio è stata aggredita in strada a Varese dall'ex marito che già da tempo la perseguitava: il padre di lei, che ha tentato di fare scudo con il proprio corpo per proteggere la figlia dalle coltellate, è morto a seguito delle ferite riportate.
La 37enne, immediatamente soccorsa dai vicini di casa e dalla madre, sarebbe ora fuori pericolo. Ma sarà lungo il percorso che dovrà affrontare per guarire dalle numerose coltellate che Marco Manfrinati le ha sferrato, in mezzo a pugni e schiaffi dritti in volto: la sua prognosi, al momento resta riservata.
"È stata una mattanza L'ha accoltellata ovunque, una scena disumana. Aveva il volto ricoperto di sangue, aperto in due. Straziato dalle coltellate", era stata la testimonianza della vicina di casa Stefania Mangeri. "Lei sanguinava e continuava a dire: salvate il mio papà, vi supplico, fate qualcosa per lui, tenetelo d'occhio. Ha avuto la forza di pensare sempre a lui, di preoccuparsi per il padre continuamente, nonostante le sue terribili condizioni".
Una tragedia purtroppo annunciata, seguita da gomme tagliate, vetri spaccati, minacce, insulti e persecuzioni di ogni genere. "Il pm aveva già chiesto l'arresto per lui. Ma alla fine gli hanno dato solo il divieto di avvicinamento, che in questi casi non serve a niente", aveva commentato la madre della donna. "Addirittura una perizia aveva sostenuto che non fosse pericoloso. Il giorno dopo ha minacciato di morte mia figlia con un martello".