Come sta la bimba di 9 mesi presa a calci e pugni dal patrigno e perché il quadro clinico è preoccupante
A qualche ora dai fatti restano critiche le condizioni della piccola di 9 mesi presa a calci e pugni dal compagno della madre. La bimba è ricoverata in gravissime condizioni all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove è arrivata dopo un primo ricovero al San Matteo di Pavia.
La piccola e il patrigno erano da soli in casa
Cosa sia successo è ancora da definire nei particolari. Sembra però certo che la piccola è stata picchiata più volte dal patrigno nel pomeriggio di ieri primo ottobre mentre si trovavano da soli in casa, un appartamento a Casarile, nel Milanese.
Nella mattinata di oggi i carabinieri del Comando Provinciale di Pavia hanno fermato l'uomo: un 28enne ora accusato di tentato omicidio aggravato dal momento che l'aggressione è avvenuta ai danni di una bimba di pochi mesi. Il patrigno ha già ammesso l'aggressione.
La neonata è in coma farmacologico
Ora la piccola si trova in coma farmacologico in ospedale: i medici hanno permesso di accertare la gravità delle lesioni, che consistono allo stato in frattura del cranio, emorragia celebrale, frattura dell’omero e del radio. La sua prognosi resta riservata. Solo tra qualche ora si potrà sapere se la piccola è fuori pericolo.
La nonna ha chiamato i soccorsi
La madre della piccola non era in casa al momento della tragedia. Quello stesso pomeriggio si era preoccupata perché non riusciva a contattare il compagno al telefono. Così ha chiesto alla madre (ovvero la nonna della piccola) di andare a controllare: una volta in casa la nonna ha visto la nipote con diversi ematomi al volto e al torace. Senza pensarci due volte ha chiamato i soccorsi.
Solo in ospedale i medici visitando la piccola hanno capito la gravità delle situazione e accertato che la neonata potesse essere stata picchiata. Dall'ospedale quindi è stato richiesto l'intervento dei carabinieri che dopo poche ore hanno proceduto con il fermo del 28enne.