Come sta la bambina gravemente ustionata nella scuola materna di Osio Sopra
Cinque bambini ustionati, di cui due in gravi condizioni. Era stato questo il bilancio dell'incendio esploso il 30 maggio 2022 nel cortile di una scuola materna a Osio Sopra (Bergamo), dopo che alcuni piccoli e i loro genitori si erano seduti intorno a un falò per arrostire delle caramelle gommose.
Un maschio e una femmina di 4 anni, i bambini più gravi: il primo era stato trasportato all'ospedale Niguarda di Milano, la seconda al Buzzi. In particolare quest'ultima aveva riportato ustioni sul 70 per cento del corpo e sull'80 per cento del viso. Si trova ancora in ospedale, ma non più nel reparto di Terapia intensiva. Il bimbo era stato invece dimesso ad agosto. Entrambe le famiglie avevano sporto denuncia.
A che punto sono le indagini
Per il momento sono quattro gli iscritti nel registro degli indagati: oltre al papà che ha confessato di aver acceso il braciere, un'insegnante e la coordinatrice della scuola c'è anche il parroco don Luca Guerinoni, che è presidente e dunque legale rappresentante dell'istituto scolastico. L'iscrizione è un atto dovuto, visto che il sacerdote non era presente all'asilo quella mattina.
Bambini e genitori intorno al fuoco
Da una prima ricostruzione di quanto accaduto i bambini dell'asilo stavano facendo un gioco di orienteering, al termine del quale si sarebbero poi seduti attorno a un fuoco per arrostire dei marshmallow come nei telefilm americani. Il tutto durante la festa di primavera dell'istituto.
"Io avevo solo autorizzato il percorso di orienteering. Questa attività era stata già svolta in passato, c’è un papà molto generoso e disponibile che lo aveva già proposto, ma non erano mai stati accessi fuochi", aveva precisato la dirigente della scuola Simonetta Nava. Scuola che conta 190 iscritti, 40 solo al nido. Una struttura parrocchiale, gestita proprio da don Luca Guerinoni.
Le fiamme sarebbero divampate perché gli adulti presenti avrebbero usato un flacone di bioetanolo. Un ritorno di fiamma, forse a causa anche del vento, avrebbe così investito i più vicini. "Una folata di vento sul fuoco ha acceso tutto", aveva riferito il don. "Le responsabilità restano ancora da chiarire".