Come sta il 30enne lombardo contagiato dal vaiolo delle scimmie
Ieri è stato trovato il primo caso di vaiolo delle scimmie in Lombardia. Come confermato dall'ospedale Sacco di Milano, centro di riferimento per il virus insieme al Policlinico San Matteo di Pavia, un uomo di 30 anni rientrato da un viaggio tra Germania e Canarie è stato trovato positivo al virus. Per questo motivo è stato ricoverato ed è scattato il tracciamento per risalire ai suoi contatti e tenerli monitorati.
Come sta il paziente lombardo contagiato dal vaiolo delle scimmie
Ma come sta il paziente? Secondo quanto filtrato finora l'uomo dovrebbe trovarsi in buone condizioni di salute e senza febbre. Non è noto se le caratteristiche pustole del vaiolo delle scimmie siano già comparse o meno sul suo corpo, ma è comunque monitorato 24 ore al giorno al Sacco. Nella notte, inoltre, sarebbe stato trovato un altro caso sospetto ora preso in analisi dagli specialisti. I vari test di controllo confermeranno o smentiranno il nuovo contagio. Per il momento il nuovo presunto paziente, un giovane, resta sotto osservazione. Entrambi, comunque, sarebbero riconducibili ad un focolaio scoppiato proprio alle Canarie.
Cos'è il vaiolo delle scimmie e come si trasmette
Per il momento gli esperti invitano alla calma. L'Oms ha dichiarato che il vaiolo delle scimmie è un virus noto da oltre quarant'anni e che ci sono tutti i presupposti per contenere una sua eventuale diffusione, essendo diverso dal Covid. Come il virus diffuso sul tardo 2019, anche il vaiolo delle scimmie si trasmette tra umani attraverso il droplet. Ha un periodo di incubazione compreso tra 6 e 13 giorni ma può arrivare fino a 21. È una infezione autolimitante, il che significa che si risolve nella maggior parte dei casi da sé nel giro di due o tre settimane.