Come si farà a raggiungere il nuovo stadio del Milan a San Donato Milanese
Sarebbe già (quasi) tutto pronto. È attesa infatti per il prossimo settembre la presentazione del progetto per un nuovo stadio a San Donato Milanese da parte del Milan, che da mesi sta lavorando senza sosta alla definizione del futuro impianto. L'area designata, del resto, è già stata da tempo individuata: si tratta di uno spazio di 108mila metri quadrati compreso tra l'hinterland a Sud est della città e la stazione ferroviaria di Rogoredo, già destinatario di un piano di sviluppo a vocazione sportiva.
I progetti del Milan per il nuovo stadio a San Donato
Così, dopo l'ufficialità del vincolo delle Belle Arti sullo stadio di San Siro a Milano, procede sempre più spedito il piano di fuga dal Meazza del club rossonero. Al punto che il sindaco di San Donato, secondo La Repubblica, avrebbe già preso visione del progetto, come sarebbero già avanti le trattative della squadra con Regione Lombardia, Autostrade e Ferrovie dello Stato per creare un'apposita uscita autostradale sul tracciato della A1, o addirittura realizzare uno shuttle a rotaia che da Rogoredo, sfruttando un binario morto che costeggia la linea ferroviaria Milano-Pavia, arrivi nell'area San Francesco di San Donato Milanese.
L'addio a San Siro e le proteste
Addio San Siro insomma, e addio Milano. Abbandonata definitivamente l'idea del progetto comune con i cugini dell'Inter e l'ipotesi di costruire un nuovo impianto a due passi dal Meazza, negli spazi dell'ex ippodromo La Maura, il Diavolo guarda a Sud. Nonostante i disperati tentativi del sindaco Beppe Sala di proporre altri spazi cittadini (l'ultimo in viale Puglie, zona Calvairate), la strada che conduce verso San Donato Milanese sembra ormai quella più concreta.
Non senza proteste da parte di comitati cittadini e di partiti d'opposizione, Pd in testa. "A San Donato non serve uno stadio. San Siro si faccia a San Siro, un'area già cementificata che i tifosi preferiscono", recita un recente comunicato. Di diverso avviso il sindaco Francesco Squeri. "L’ipotesi progettuale illustrata delinea la volontà, da parte dei proponenti, di realizzare una riqualificazione complessiva dell’area facendo dell’intervento sportivo sul San Francesco una realtà di valore internazionale".