Come si è generata l’esplosione delle bombole per l’ossigeno in Porta Romana a Milano
Stava trasportando 20 bombole di ossigeno da 32 litri ciascuna quando il furgone ha iniziato a bruciare nella mattinata di oggi, giovedì 11 maggio. Mentre si trovava in via Pier Lombardo in zona Porta Romana, nel centro di Milano, le fiamme sono divampate dal motore e in poco tempo hanno avvolto l'intero mezzo pesante.
Sono state proprio quelle bombole, altamente infiammabili, ad accelerare il rogo che ha coinvolto anche diverse auto parcheggiate lungo la strada e i primi piani dei palazzi accanto. Come appreso da Fanpage.it, gli edifici sono stati evacuati per precauzione e alla fine solo una persona è rimasta ustionata.
Escluso il gesto volontario
A chiarire l'origine dell'incendio è stato Carlo Cardinali, funzionario dei vigili del fuoco di Milano. I pompieri hanno ricostruito l'incidente, escludendo quindi ogni ipotesi su attentati o gesti volontari vari.
L'allarme è scattato intorno alle 11:50 e sul posto si sono precipitati sette mezzi dei vigili del fuoco, insieme a due ambulanze, un'automedica e agli agenti della polizia locale.
I palazzi danneggiati e il conducente del furgone ferito
A subire danni sono stati due appartamenti situati al primo e al secondo piano di un palazzo di via Pier Lombardo e la farmacia del piano terra, che ha comunicato che per oggi rimarrà chiusa.
Mentre i vigili del fuoco erano al lavoro per domare le fiamme, è stata fatta evacuare anche la vicina scuola materna gestita dalle suore Mantellate in via Vasari. Una sola persona è rimasta ferita. Si tratta del conducente del furgone. Accortosi delle fiamme, avrebbe tentato di allontanare le bombole d'ossigeno che stava trasportando rimanendo ustionato a una mano e a una gamba.