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Com’è possibile che nessuno abbia visto l’auto di Sofia Mancini e Francesco D’aversa andare fuori strada

I corpi di Sofia e Francesco sono stati ritrovati questa mattina: i due ragazzi erano sull’auto, completamente distrutta, del 24enne. Per due giorni nessuno ha notato la loro auto.
A cura di Ilaria Quattrone
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Non è ancora chiaro cosa sia successo a Sofia e Francesco, i due ragazzi che sono stati trovati morti nella giornata di oggi, giovedì 20 ottobre, sulla strada statale 450 in direzione Affi. L'automobile è stata ritrovata completamente distrutta. La coppia era stata vista per l'ultima volta martedì 18 ottobre durante una serata nella discoteca Amen di Verona.

L'auto nascosta dalla vegetazione

Da quella notte nessuno era più riuscito a rintracciarli ed erano quindi partite le ricerche. A ritrovare l'auto, è stato un addetto autostradale. Come mai nessuno si è accorto dell'auto per due giorni? Sembrerebbe che il mezzo fosse completamente nascosto dalla vegetazione e che quindi, nonostante diversi automobilisti viaggino su quella strada, nessuno lo abbia notato.

In base ai primi rilievi sembrerebbe essersi trattato di una fuoriuscita autonoma. Non sarebbe rimasto coinvolto nessun altro veicolo. I soccorritori, una volta sul posto, hanno trovato i ragazzi. La giovane è stata identificata dai documenti mentre per il ragazzo ci è voluto più tempo. Sembrerebbe che la coppia sia morta sul colpo.

Il 24enne stava riaccompagnando la ragazza a casa

Alla guida della Fiat 500, c'era Aversa (vent'anni e residente a Verona dove lavorava come pizzaiolo) che – in base alle ricostruzioni – stava riaccompagnando a casa la 19enne. Sofia viveva a Gazzoli con la famiglia. I due si conoscevano solo da alcuni giorni e si erano dati appuntamento proprio in discoteca. Una volta finita la serata, erano saliti sull'auto. E da quel momento, più nessuna notizia.

Adesso si cercherà di capire cosa possa aver causato l'incidente: se si sia trattato di un malore o di un'altra causa.

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