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Com’è possibile che ad aprile nevichi a bassa quota in Lombardia: quanto si abbasseranno ancora le temperature

Sono decisamente sotto la media del periodo le temperature che in questi giorni stanno interessando la zona di Milano: l’afflusso di aria polare proveniente dalla Scandinavia sta mettendo a dura prova i lombardi. Ma quanto durerà ancora?
Intervista a Flavio Galbiati
Meteorologo MeteoExpert
A cura di Francesca Del Boca
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Lo chiamano già l'aprile-gennaio. Sono decisamente sotto la media del periodo le temperature che in questi giorni stanno interessando la zona di Milano e Lombardia (e non solo): l'afflusso di aria polare proveniente dalla Scandinavia sta mettendo a dura prova i lombardi con minime notturne fino ai 3 gradi e tiepide massime intorno ai 15 gradi.

Niente a che vedere con l'assaggio di estate che ha fatto capolino durante lo scorso fine settimana, con quasi 30 gradi a Milano città e un sole caldo a splendere sull'intera regione. "In quel momento eravamo anche 10/12 gradi sopra la media", è il commento di Flavio Galbiati di MeteoExpert. "Adesso siamo sotto, effettivamente la neve è arrivata anche a quote molto basse. Ma questo brusco abbassamento è dovuto proprio al contrasto tra i due fenomeni".

Nella fascia brianzola della provincia di Lecco, zona collinare di Merate, addirittura la pioggia si è trasformata in un'insolita precipitazione nevosa. "In gergo si chiama neve tonda. Non è neve e non è grandine, ma imbianca il suolo e può dare l'effetto di una leggera nevicata".

Ma cosa ci aspetta da adesso in avanti? "Nel pomeriggio di oggi le temperature si rialzeranno, da qui fino a domenica le Alpi faranno da barriera e ci sarà vento di fon. Da lì in poi è attesa una nuova perturbazione, il termometro si abbassa: potrebbe portare ad altre precipitazioni, instabilità, neve a quote basse tra Appennino e Prealpi e temperature in discesa. Questo almeno per la prima parte della prossima settimana, in tutto il Nord Italia".

Niente di inedito, però. "La primavera presenta sempre un clima altalenante", conclude l'esperto. "Ma il cambiamento climatico incide senz'altro nella maggior variabilità, senza dubbio, e nel maggiore scambio di masse d'aria tra Nord e Sud".

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