Com’è morta la ragazza di 20 anni in un incidente stradale a Milano: la dinamica dello schianto

Una precedenza non data e l’alta velocità sarebbe la causa dell’incidente mortale avvenuto a Quarto Oggiaro nella serata del 7 settembre. Ricoverati gli altri quattro ragazzi coinvolti.
A cura di Fabio Pellaco
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Le due auto dopo l'incidente (foto Facebook)
Le due auto dopo l'incidente (foto Facebook)

Potrebbe essere stata una mancata precedenza a causare l'incidente stradale avvenuto nel quartiere milanese di Quarto Oggiaro in cui ha perso la vita una ragazza di vent'anni. Sono in corso le indagini della Polizia Locale di Milano per ricostruire l'esatta dinamica.

La dinamica dell'incidente

Lo scontro tra le due auto è avvenuto nella serata di giovedì 7 settembre a Milano, all'angolo tra via Sebastiano Satta e via Giovanni Vittani. Secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, alle 23.45 la Mitsubishi Colt rossa su cui viaggiavano la ragazza e un 23enne non avrebbe rispettato i cartelli all'incrocio senza dare la precedenza agli altri veicoli in transito.

In quell'istante è sopraggiunta dalla direzione opposta una Mercedes Classe A che non avrebbe potuto evitare l'impatto. L'auto con a bordo la ragazza è stata sbalzata sul marciapiede colpendo prima un palo della luce e poi il cancello che delimita un cortile. La Mercedes si è accartocciata su se stessa.

La ragazza è morta in ospedale

Le condizioni della ragazza sono apparse subito molto gravi ed è deceduta poco dopo l'arrivo in ospedale. Il 23enne che era alla guida della Mitsubishi è rimasto ferito ed è stato ricoverato all'ospedale San Gerardo di Monza. Al momento i medici non hanno ancora sciolto la prognosi. Gli occupanti dell'altra vettura coinvolta, tre ventenni, sono stati soccorsi in codice giallo e presi in cura dal San Carlo Borromeo di Baggio e dall'Humanitas di Rozzano.

Gli agenti che hanno effettuato i rilievi attribuirebbero le cause dell'incidente all'elevata velocità e alla precedenza non data, ma la dinamica del sinistro è ancora al vaglio degli inquirenti.

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