Come i figli di Berlusconi si stanno dividendo le case a un anno dalla sua morte
Un vero e proprio impero immobiliare, quotato (al ribasso) intorno ai 500 milioni di euro. È il lascito che Silvio Berlusconi ha affidato un anno fa ai cinque figli, eredi di un patrimonio da capogiro che però, tutto insieme, costa oltre 25 milioni di euro all'anno. Residenze storiche, magioni di lusso, ville immerse in ettari di parco secolare, custodite in larga parte sotto la società Idra e lasciate in eredità senza essere divise tra i legittimi successori. Come si sono divisi dunque adesso queste meravigliose (e costosissime) proprietà Marina e Piersilvio, Barbara, Eleonora e Luigi?
La residenza di Arcore
Quel che è certo, intanto, è che la residenza di Arcore, simbolo della storia del fondatore di Forza Italia (nonché luogo dove sono custodite oggi le sue ceneri, all'interno del mausoleo funebre progettato dall'artista Pietro Cascella), resta in mano ai cinque figli, intenzionati a non vendere la storica dimora del Cavaliere ma anzi – si dice – a trasformarla in un polo dedicato alla memoria del padre da poco scomparso. E proprio per questo l'ultima compagna di Silvio Marta Fascina, che ancora oggi risiede con i membri della sua famiglia d'origine tra le stanze di villa San Martino, secondo le indiscrezioni potrebbe presto essere costretta a fare le valigie: a esortarla, pare, sarebbero proprio i figli (e in particolare Piersilvio Berlusconi).
Villa Certosa in Sardegna
Un'altra proprietà destinata a rimanere in mano ai fratelli compatti, ma dalla sorte ben diversa, è villa Certosa a Porto Rotondo, Sardegna, tra le case più costose al mondo: la maxi villa delle estati di Berlusconi, dal valore stimato tra i 250 e i 300 milioni di euro, è stata infatti messa in vendita dai cinque eredi. Della trattativa sul mercato immobiliare, secondo le ultime indiscrezioni del Financial Times, si starebbe occupando la Dils di piazza Diaz a Milano: a metterle gli occhi addosso, ovviamente, sarebbero principalmente acquirenti (fantamiliardari) dagli Emirati Arabi alla Russia, passando per il Nord America e il Sud est asiatico.
Villa Gernetto a Lesmo
Tra le regge che furono di Silvio Berlusconi e oggi si trovano con il cartello vendesi, c'è anche Villa Gernetto a Lesmo, in Brianza: sarà infatti presto immessa nel mercato immobiliare internazionale la dimora settecentesca da 350mila metri quadrati (giardino compreso, il secondo parco privato recintato più grande dell'intera Lombardia), con 60 camere da letto e una sala cinema da 80 posti che vide nascere la "scuola liberale" del fondatore di Forza Italia e il "finto matrimonio" con Marta Fascina.
Villa Campari sul lago Maggiore
Ma non solo proprietà comuni. Tra i cinque figli dell'ex premier, secondo chi li conosce bene, regnano accordo e armonia: con questi quindi principi i fratelli Berlusconi, avuti dalle due mogli Carla Elvira Dall'Oglio e Veronica Lario, avrebbero così diviso la restante parte del patrimonio immobiliare ricevuto in eredità. È il caso di Villa Campari, "presa" dalla primogenita e presidente di Fininvest (nonché donna tra le più ricche d'Italia) Marina Berlusconi: un immobile (di proprietà diretta di Silvio Berlusconi) con 30 stanze e porto privato sul lago Maggiore, teatro dell'amore del Cavaliere con Francesca Pascale.
La villa di Macherio in Brianza
A Barbara Berlusconi, invece, andrà un'altra villa extralusso. Sarà la residenza di Macherio, nel cuore della Brianza, un tempo amatissima dalla madre Veronica Lario e nel 2020 sede delle nozze tra Luigi Berlusconi e la moglie Federica Fumagalli. La proprietà in stile neoclassico che fu dei Visconti di Modrone, incastonata tra 270 ettari di parco secolare tra campi da tennis, sale affrescate e piscina, è costata alla 40enne circa 25 milioni di euro, da liquidare ai quattro fratelli: il padre Silvio Berlusconi, negli anni Ottanta, la acquistò all'asta.
La dimora di via Rovani in centro a Milano
Anche Piersilvio e Luigi, infine, hanno indicato la loro preferenza tra il vastissimo patrimonio paterno. All'ultimogenito della dinastia Berlusconi è andata infatti la proprietà della storica villa milanese in via Rovani: in questa dimora, residenza cittadina del fondatore di Forza Italia e di Veronica Lario, sono nati i primi uffici della Fininvest. Con 1.600 mq di metratura complessiva, sul mercato vale circa 24 milioni di euro.
Piersilvio? Pare abbia fatto richiesta specifica di poter entrare in possesso di villa Grande a Roma, al secolo villa Zeffirelli: pagata 3,7 milioni di euro nel 2001, si trova nell'Appia Antica e fino al 2019 ci viveva (in comodato d'uso gratuito) il regista Franco Zeffirelli.