Come hanno fatto Doris e Berlusconi a rimborsare i clienti con i propri soldi dopo il crac Lehman
Dopo il crac Lehman del 2008 Ennio Doris e Silvio Berlusconi decisero di risarcire undicimila clienti attingendo dalle loro tasche. Doris era infatti fondatore e presidente di Banca Mediolanum controllata dalla sua famiglia e da Finivest, controllata a sua volta dalla famiglia Berlusconi.
In un intervista al giornale Famiglia Cristiana, Doris ha raccontato quanto accaduto nel 2008: "A settembre, fallì Lehman Brothers. Circa undicimila nostri clienti avevano sottoscritto polizze assicurative il cui capitale era garantito da obbligazioni Lehman per un valore di 203,5 milioni di euro", ha dichiarato.
Quei clienti quindi avevano perso tutto: "Arrivai alla riunione e trovai i miei collaboratori che piangevano perché non sapevano come dirlo alle persone. Io dissi: “Tirate fuori i telefonini e mettiamoci in posa per una foto ricordo perché questa data entrerà negli annali della storia della banca”. Mi guardarono stupiti. Dissi loro di stare tranquilli".
Poco dopo gli ha detto che la banca avrebbe rimborsato i clienti. Un'affermazione che lo stesso ha definito "un mezzo azzardo" considerato che non ne aveva ancora parlato con il socio Berlusconi. Doris ha quindi poi detto a Berlusconi di mettere insieme i soldi: "Dissi a Berlusconi: facciamo noi, da soli. Considerato che avremmo avuto un risparmio di imposte di circa 40 milioni, servivano 120 milioni. 63,5 dalla mia famiglia, 56,5 da Fininvest".
Gli disse testualmente: "Silvio, questa è un’opportunità così grande che se non fosse arrivata avremmo dovuto inventarcela”. Era l’occasione perfetta per dimostrare che noi siamo diversi dagli altri. Infatti, l’anno successivo la raccolta netta di risparmio fu di 5,8 miliardi, quasi il doppio del 2007".