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Come funziona la truffa dei finti assistenti del ministro della Difesa Crosetto per aggirare gli imprenditori

Qualcuno si è finto parte dello staff del ministro della Difesa Guido Crosetto e ha chiamato alcuni imprenditori per farsi bonificare grosse somme di denaro. La Procura di Milano indaga per truffa aggravata.
A cura di Alice De Luca
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Due denunce hanno segnalato truffatori che avrebbero chiamato alcuni imprenditori per chiedere loro grosse somme di denaro fingendosi parte dello staff del ministro della Difesa Guido Crosetto. Sul caso la Procura di Milano ha aperto un fascicolo per truffa aggravata.

L'indagine, affidata ai carabinieri e coordinata dal pubblico ministero Giovanni Tarzia e dal procuratore Marcello Viola, è scattata a seguito di due denunce arrivate nelle scorse ore agli inquirenti milanesi, che starebbero ora svolgendo accertamenti in tutta Italia. Nel mirino dei truffatori sembrano esserci liberi professionisti e imprenditori con disponibilità di denaro, ai quali sarebbero state richieste decine di migliaia di euro. Le chiamate arriverebbero da un numero con il prefisso di Roma e per questo definito dagli inquirenti "plausibile".

L'ipotesi di reato, per il momento, è truffa con l'aggravante del danno di rilevante entità. Sulla vicenda è intervenuto anche lo stesso ministro Crosetto, che sul suo profilo X racconta il raggiro: "Uso questo mezzo per dare pubblicità ad una grave truffa in corso. Un’assurda vicenda che inizia martedì con la chiamata di un amico, grande imprenditore, che mi chiede perché la mia Segreteria avesse chiamato la sua per avere il suo cellulare. Gli dico che era assurdo, avendolo io, e che era impossibile. Verifico per sicurezza e mi confermano che nessuno lo ha cercato. Archivio la cosa".

"Dopo un’ora mi dicono che c’è un noto imprenditore, che non conosco, che vorrebbe mettersi in contatto con me – continua il ministro – Autorizzo a dargli il mio cellulare. Mi chiama e mi racconta di essere stato chiamato da me e poi da un Generale e di aver effettuato un bonifico molto elevato ad un conto che gli era stato dato dal “Generale”. Gli dico che si tratta di una truffa ed avviso i carabinieri che vanno a casa sua e raccolgono la denuncia. Mercoledì sera accade una cosa simile, sempre un grande imprenditore contattato da un sedicente funzionario del ministero della difesa, Giovanni Montalbano, che chiedeva il cellulare del padre. Oggi è accaduto altre due volte: due grandi imprenditori contattati a nome mio".

Il ministro conclude mettendo in guardia: "Di tutto sono informati magistratura e Carabinieri ma preferisco rendere pubblici i fatti perché nessuno corra il rischio di cadere nella trappola".

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