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Morte di Silvio Berlusconi

Com’è fatto il Mausoleo di Berlusconi a Villa San Martino, dove verranno tumulate le ceneri dopo la cremazione

Nel bel mezzo di Villa San Martino ad Arcore sorge un mausoleo funebre, costruito in puro marmo e ideato da Silvio Berlusconi per accogliere lui e la sua stirpe (insieme a Previti, Confalonieri e Dell’Utri). Lì, a fianco dei genitori Rosa e Luigi, saranno conservate le sue ceneri.
A cura di Francesca Del Boca
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Silvio Berlusconi con lo scultore Pietro Cascella, autore del mausoleo funebre di Villa San Martino ad Arcore (Monza e Brianza)
Silvio Berlusconi con lo scultore Pietro Cascella, autore del mausoleo funebre di Villa San Martino ad Arcore (Monza e Brianza)
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"Silvio Berlusconi mi disse: non farmi una cosa mortuaria con le falci, le morti, i teschi, gli scheletri, quell’armamentario cimiteriale. Fai qualcosa che inneggi alla vita". E così lo scultore toscano Pietro Cascella, grande amico del fondatore di Forza Italia, nel 1993 costruì per lui e per la sua famiglia un vero e proprio mausoleo funebre. L'opera sorge in fondo a viale dei Pioppi, nel bel mezzo del parco di Villa San Martino ad Arcore: si tratta di una cappella privata per Berlusconi e per la sua stirpe, modellata con puro marmo di Carrara e circondata da un curatissimo prato all'inglese.

Una dimora sotterranea fortemente voluta dallo stesso Berlusconi come luogo per l'eterno riposo, circondato dagli affetti più cari: l'ex premier, morto il 12 giugno a 86 anni, sarà sepolto al suo interno. La salma è stata cremata e le sue ceneri, ora contenute in un'urna, hanno già lasciato il Tempio Panta Rei di Valenza dirette al mausoleo.

Come è fatto il Mausoleo di Villa San Martino

La grandiosa opera d'arte è composta da dodici colonne sovrastate da tonnellate di pietra che disegnano forme sferiche, piramidi, cubi, costellazioni celesti di sapore futurista. All'interno un'ampia scala, che attraverso una porta scorrevole conduce al grande locale interrato dove su alcune file si affacciano i 32 loculi. Sulle pareti fitti bassorilievi di marmo travertino con catene (simbolo dell'unione familiare) frutta, fiori e cibo (simbolo di prosperità), la sagoma di un telefono portatile. Una rosa rossa a cinque petali decora la tomba principale, quella del capofamiglia, che  troneggia in mezzo alla stanza come il sarcofago di un faraone. Il tutto illuminato a giorno da alcune torce oblique, perennemente accese ad almeno 15 metri sottoterra.

Il sarcofago principale all'interno del mausoleo funebre di Villa San Martino (YouTube)
Il sarcofago principale all'interno del mausoleo funebre di Villa San Martino (YouTube)

I loculi per i "fedelissimi"

"Berlusconi all’epoca non faceva ancora politica, pensava solo di avere un posto in cui un giorno andare senza tristezza, senza malinconia. Sentendosi bene", raccontò il sodale di una vita Emilio Fede a proposito della cappella gentilizia di Arcore, parando le accuse di grandeur che venivano rivolte al Cavaliere e al suo ambizioso progetto. "Io tra l'altro ho sempre detto che, come gesto d’affetto, mi piacerebbe far parte di quella cerchia di amici, Confalonieri, Previti, Letta, Dell’Utri, alla quale Berlusconi darà un posto".

Sì, perché il fondatore di Fininvest concepì il monumento anche come luogo di sepoltura per i fedelissimi che lo avevano sostenuto nei primi passi della sua scalata imprenditoriale, tanto che nel progetto iniziale chiese che venissero riservati loro dei posti. Tra di loro, secondo quello che riporta la leggenda, ci fu anche Indro Montanelli, al tempo direttore del suo quotidiano Il Giornale. "Signore, non sono degno", declinò però lui, evangelico, davanti alla richiesta di Silvio Berlusconi. Lo stesso fece Vittorio Feltri, rifiutando meno gentilmente l'offerta con plateali scongiuri.

Anche i genitori di Berlusconi sono nel Mausoleo

Defezioni a parte, sta di fatto che questa costruzione faraonica (letteralmente) non rimarrà solamente un bel monumento nel giardino di una villa storica: sono recentemente state qui sistemate infatti le ceneri di Luigi e Rosa Berlusconi, adorati genitori dell'ex premier fino a poco tempo fa inumati al Cimitero Monumentale. Fu peraltro proprio la morte del padre, nel 1989, a dare lo spunto al patron di Fininvest per costruire un maestoso sepolcro di famiglia, come quelli che nel passato ospitavano santi e imperatori, nel bel mezzo di Villa San Martino.

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