Come evitare influenza e raffreddore con l’arrivo del freddo a Milano: i consigli del medico di famiglia
Da lunedì 16 ottobre le temperature a Milano e in tutta Lombardia sono calate di alcuni gradi in poche ore, come preavvisato dalle previsioni meteo di Fanpage.it.
Per non farci cogliere impreparati dagli sbalzi termici, Fanpage.it ha chiesto alla dottoressa Anna Carla Pozzi, segretaria provinciale della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale di Milano, qualche consiglio su come affrontare l'autunno appena arrivato e a che punto siamo con le vaccinazioni contro influenza e Covid.
Dottoressa, dopo una lunga estate è arrivato il freddo. Ci dà qualche consiglio per difenderci dai malanni di stagione?
In questi ultimi anni sono molto frequenti queste brusche variazioni di temperatura. Quindi, oltre a combattere il freddo, è importante soprattutto prestare attenzione all'escursione termica. Ieri eravamo in mezze maniche, oggi per uscire ho messo il soprabito e a momenti non bastava.
Sicuramente bisogna vestirsi a ‘cipolla' in modo tale che se nelle ore calde della giornata si alzano notevolmente le temperature ci possiamo spogliare e rivestire. Le case non si sono ancora abbastanza raffreddate, quindi il calore all'interno può trarci in inganno.
Faccio un esempio banale, questa mattina ho accompagnato la mia nipotina a scuola. A casa c'è ancora caldo per cui era in maniche corte, le ho detto di prendere un maglioncino, ma lei non voleva perché sentiva caldo. Una volta uscite mi ha detto: ‘Avevi ragione, fa freddo'.
È importante anche mangiare molta frutta e verdura, che ci aiuta e dà un apporto di vitamine importante per il nostro organismo, e bere tanta acqua. Bisogna continuare a fare attività fisica, anche in questo caso stando attenti alle escursioni termiche, soprattutto se viene svolta all'aperto.
Anche il Covid sta ricominciando a circolare con maggiore insistenza?
Già settimana scorsa incominciavo a vedere un aumento di sintomi riconducibili al Covid. Ormai non è più obbligatorio fare il tampone e l'isolamento non è più richiesto. Quando propongo ai miei pazienti il tampone, circa il trenta per cento mi dice di non volerlo fare per paura di dover rimanere forzatamente a casa.
Quindi i numeri che vengono registrati in questo momento sono sicuramente sottostimati. Poi ci sono le persone che lo fanno a casa e magari non dicono niente a nessuno. Al momento i sintomi si riducono a febbre alta, raffreddore forte, mal di testa, tosse, debolezza generale e generalmente si risolvono in quattro o cinque giorni. Tra i miei pazienti nessuno è ricoverato in ospedale, ma il Covid sta ricominciando a circolare insieme ad altri virus.
La campagna di vaccinazione antinfluenzale sta entrando nel vivo, a che punto siamo?
Contrariamente a quel che pensavo ho già iniziato a fare le vaccinazioni antinfluenzali per le categorie a rischio, dagli over 60 ai pazienti cronici, e stanno aderendo molto bene. Questa settimana dovrebbe arrivare anche il vaccino anti-Covid, a cui ho aderito.
Non tutti i medici di famiglia propongono la vaccinazione nel proprio studio però in Regione Lombardia il paziente si può rivolgere a un altro medico che ha lo studio vicino. Devo dire che sabato ho vaccinato un bel po' di persone con l'antinfluenzale e l'antipneumococcico e un buon 70 per cento mi ha richiesto di poter fare anche il vaccino contro il Covid.
Una volta arrivate tutte le dosi, i pazienti potranno fare antinfluenzale e anti-Covid direttamente dal medico di famiglia?
Nella stessa seduta si può fare il vaccino contro il Covid su un braccio e quello antinfluenzale sull'altro. Tre vaccinazioni non si possono fare insieme, possiamo farne due e la terza si rinvia di 15 o 20 giorni. Ho anche molte richieste sul vaccino anti Herpes Zoster, il Fuoco di Sant'Antonio per intenderci, ma Ats mi ha comunicato che le dosi dovrebbero arrivare a gennaio e saranno dieci per ogni medico di famiglia, quindi ci consentiranno di vaccinare cinque pazienti, essendo previsto un richiamo.
Comunque è una vaccinazione stagionale e si può fare anche durante tutto l'arco dell'anno. Questa vaccinazione è gratuita per le persone nate dal 1952 al 1958 e per i pazienti fragili e cronici.