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Arrestati Stefania Nobile e Davide Lacerenza

Come Davide Lacerenza giustificava le serate da 70mila euro alla Gintoneria su Instagram

Stando alle indagini della guardia di finanza, Davide Lacerenza avrebbe offerto ai clienti più facoltosi de ‘La Gintoneria di Davide’ di Milano pacchetti di escort, droga e alcol da migliaia di euro. Uno degli avventori avrebbe speso 70mila euro in una sola notte e per giustificare quelle entrate il 59enne avrebbe pubblicato su Instagram video di bottiglie di pregio vuote sui tavoli del locale.
A cura di Enrico Spaccini
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Davide Lacerenza (Instagram)
Davide Lacerenza (Instagram)
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Davide Lacerenza si trova agli arresti domiciliari da ieri mattina, martedì 4 marzo, con le accuse autoriciclaggio, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Stando a quanto ricostruito dalle indagini della guardia di finanza, il 59enne titolare de ‘La Gintoneria di Davide' di via Napo Torriani a Milano avrebbe offerto in più occasioni a clienti particolarmente facoltosi il cosiddetto "pacchetto" fatto di escort, droga e alcolici di pregio anche a domicilio. Per gli investigatori, Lacerenza si sarebbe fatto pagare con bonifici indirizzati al locale e avrebbe pubblicato storie su Instagram con tavoli pieni di bottiglie vuote per provare a giustificare queste entrate.

Il "pacchetto" escort, droga e champagne da 10mila euro

Come raccontava lo stesso Lacerenza, alla Gintoneria arrivavano alcuni tra i clienti più facoltosi di Milano, da "gente di Dubai" e imprenditori, fino a "politici" e anche "giornalisti". Il locale metteva a loro disposizione piatti gourmet e alcolici di pregio, con le bottiglie che potevano costare anche migliaia di euro. Tuttavia, Lacerenza avrebbe in più occasioni proposto ai frequentatori del suo bar anche il cosiddetto "pacchetto tutto incluso": ovvero escort, droga e champagne dai 3mila ai 10mila euro di costo.

Per l'accusa, questi clienti potevano usufruire del servizio nel privé della Gintoneria che apriva di solito alle 2 di notte. Si trattava del locale adiacente, chiamato ‘La Malmaison' o, anche, "il locale rosa". Secondo gli investigatori, quando l'incasso di serata del bar risultava particolarmente alto, Lacerenza sarebbe stato solito pubblicare storie Instagram in cui mostrare bottiglie di gin o di vino di pregio vuote o comunque aperte come prova del flusso di clienti della sera precedente.

Le storie Instagram per giustificare i 70mila euro incassati da un solo cliente in una notte

C'era, però, anche chi richiedeva un altro tipo di servizio, quello a domicilio. Uno di questi è il cliente sul quale la guardia di finanza si è concentrata all'inizio delle indagini, ritenendo sospetti i suoi movimenti bancari indirizzati alla Gintoneria. Quest'uomo in una sola serata avrebbe speso 70mila euro per avere a domicilio quattro escort per tutta la notte fino alle 10 del mattino seguente. A portare le ragazze fino al luogo da lui indicato, ci avrebbe pensato Davide Ariganello, considerato il braccio destro di Lacerenza e anche lui agli arresti domiciliari.

Per quanto riguarda la contabilità di queste entrate anomale, se ne sarebbe occupata Stefania Nobile (agli arresti domiciliari, indagata per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione). Secondo gli investigatori, sarebbe stata lei a gestire la parte fiscale dei pacchetti e, in alcune occasioni, anche a ricordare a Lacerenza di pubblicare storie su Instagram che documentassero la consumazione di alcol di pregio. Il 59enne la chiamava la "scena del crimine": i tavoli della Gintoneria sui quali venivano esibite bottiglie di champagne e altri alcolici aperte o vuote per far vedere che ci siano stati clienti "potentissimi".

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