Come cambiano le procedure per diventare medico di base in Regione Lombardia dopo il caso Luca Nascimbene
È stato sospeso dai carabinieri dei Nas nell'ambulatorio di Vizzolo Predabissi (Lodi) lo scorso 2 gennaio, al termine del primo giorno di servizio. Il caso di Luca Nascimbene, 26 anni, finto medico di base ora indagato per esercizio abusivo della professione, ha sollevato polemiche di ogni genere e soprattutto un polverone anche politico, giunto fino ai piani alti del Pirellone milanese. "È sfuggito ai controlli", sono state le parole dell'assessore al Welfare Guido Bertolaso. "Ma fortunatamente questo signore ha fatto il medico solo per poche ore". Come è stato possibile, insomma, che un cittadino qualsiasi, sprovvisto di titolo di laurea, senza nemmeno essere iscritto all'Ordine dei medici, sia riuscito a vincere un posto pubblico come medico generico presso l'ASST lombarda Melegnano Martesana?
Il punto è che l'assegnazione in graduatoria, avvenuta secondo quanto previsto dalla normativa (DPR 28/12/2000 n.445 e LR 22/2021), prevede in realtà il sistema dell'autocertificazione dei titoli idonei all'ottenimento del titolo di medico di famiglia (tra cui laurea in Medicina e Chirurgia e corso di specializzazione triennale in Medicina Generale). Una modalità prevista da un legge regionale, ma che dopo il caso di Vizzolo Predabissi è destinata a subire qualche modifica.
"A seguito dei più recenti fatti di cronaca, si richiamano le Aziende Socio Sanitarie Territoriali (ASST) al rispetto puntuale della prassi di verifica dei prioritari requisiti di idoneità (conseguimento della Laurea in Medicina e Chirurgia e abilitazione all’esercizio con avvenuta iscrizione ad Ordine Professionale dei Medici Chirurghi) prima del conferimento e della formalizzazione di incarico di Medico di Assistenza Primaria a qualsiasi titolo conferito", ha fatto sapere infatti il Direttore Generale di Regione Lombardia Mario Giovanni Melazzini attraverso una circolare. "Nel caso in cui, da pregresse fasi di verifica, siano residuate situazioni non sottoposte a controllo, si chiede di provvedere in tempi celeri al fine di garantire una copertura totale e capillare delle verifiche di competenza".