Come cambia la strategia vaccinale della Lombardia con la zona arancione rafforzata
"Si passa da una sola logica di riduzione del danno ad una logica di sanità pubblica". Guido Bertolaso annuncia che la Lombardia cambia strategia sulla campagna vaccinale. Di fronte al dilagare delle varianti Covid e ai focolai trovati che hanno costretto ad annunciare la zona arancione rafforzata nella provincia di Brescia e in altri 9 comuni, la Regione cambia approccio.
L'obiettivo è mitigare la diffusione del virus con due interventi: diminuire i contatti sociali nelle zone più colpite, con le nuove restrizioni, e fermare la diffusione del virus vaccinando prioritariamente i comuni limitrofi alle zone più colpite.
"Non possono bastare soltanto i provvedimenti sulla circolazione, bisogna utilizzare tutte le armi a disposizione. E l'arma più efficace è il vaccino. Inizieremo dunque a vaccinare nei territori maggiormente colpiti con l'obiettivo di diminuire fortemente i casi e conseguentemente il livello di ospedalizzazione", ha spiegato Bertolaso. Il vaccino da misure di prevenzione diventa quindi un'arma per contenere la terza ondata. L'operazione sarà fatta con le dosi di AstraZeneca, mentre i vaccini di Pfizer resteranno dedicate agli over 80. Il target indicato è di 120mila persone nelle zone più a rischio.
"Partiremo giovedì dalla provincia di Bergamo, dai territori di confine con la provincia di Brescia per poi spostarci nelle altre aree del bresciano. Ed allungheremo i tempi tra la prima e la seconda vaccinazione". Sulle vaccinazioni agli over 80, Bertolaso ha evidenziato che "non si ridurrà nemmeno di una unità la somministrazione dei vaccini".