Come cambia la legge elettorale in Lombardia e come influirà sul voto per le regionali 2023
A pochi mesi, settimane ormai (considerando l'inevitabile pausa natalizia), dal voto per eleggere il nuovo consiglio regionale e, di conseguenza, il nuovo presidente con la sua giunta, in Lombardia cambia la legge elettorale. In realtà si tratta più che altro di un adeguamento a quanto già in vigore nelle altre regioni italiani. Ma in che modo questa modifica può influire sull'esito delle elezioni?
Come cambia la legge elettorale in Lombardia
Con 43 voti a favore e 24 contrari, è stata approvata la nuove legge elettorale regionale in Lombardia. Non è prevista nessuna novità per quanto riguarda le modalità di voto e neanche per la redistribuzione dei seggi. La nuova norma dà solo maggiore libertà al Presidente della Regione uscente nel determinare la data delle elezioni.
Così come già avviene nelle altre regioni italiane, infatti, il governatore uscente può indire le elezioni senza dover aspettare la decisione da Roma. Non è che può decidere di indirle quando vuole o, ancora peggio, di non convocarle proprio.
La modifica dà soltanto la possibilità di stabilire autonomamente il giorno in cui chiamare i cittadini alle urne in un arco temporale che va dai 30 giorni precedenti alla fine naturale della legislatura ai 60 giorni successivi (o, eventualmente, nella domenica compresa nei sei giorni ulteriori).
Come influirà sulle Regionali del 2023
Per quanto la modifica dia di fatto un potere limitato al Presidente della Regione uscente e, peraltro, un potere che i suoi colleghi del resto d'Italia già hanno, potrebbe comunque influire non poco sull'esito delle elezioni del 2023.
Per questa tornata elettorale, infatti, le nuove regole prevedono che Attilio Fontana possa convocare le elezioni tra domenica 5 febbraio e domenica 7 maggio 2023. È ipotizzabile che, in questo arco temporale, si propenda per uno dei primi weekend disponibili. Magari, se non proprio il primo, almeno quello dell'11 e 12 febbraio.
Il Presidente uscente, che ha deciso di ricandidarsi, ha infatti tutto l'interesse (in termini elettorali, chiaramente) a fare il prima possibile le elezioni riducendo così i tempi della campagna elettorale, visto anche il ritardo con cui gli avversari hanno espresso il loro candidato.
Un calcolo politico che ora Fontana potrà fare, come già fanno gli altri governatori e soprattutto come potranno fare anche i suoi successori, a prescindere dal loro colore politico.