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Colpito da un masso mentre lavorava in un cantiere stradale, è grave l’operaio di 48 anni

Un masso caduto da un metro di altezza circa lo ha colpito mentre lavorava in un cantiere stradale in provincia di Sondrio. L’operaio di 48 anni è stato portato in ospedale con un trauma commotivo e un trauma alla schiena.
A cura di Enrico Spaccini
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Immagine di repertorio
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Stava lavorando a un cantiere stradale lungo via Mellarolo a Cosio Valtellino, una frazione di Mellarolo in provincia di Sondrio, quando è stato colpito da un masso caduto a circa un metro di altezza. L'operaio, di 48 anni, è stato trasportato nella mattinata di mercoledì 18 maggio in codice rosso all'ospedale di Sondalo con un trauma cranico commotivo e un trauma alla schiena.

Il cantiere era stato aperto proprio questa mattina per completare i lavori di consolidamento del ponte sulla strada che conduce nella zona residenziale di Mellarolo. Viste le condizioni dell'operaio ferito e la zona impervia dove è avvenuto l'incidente, la centrale operativa del servizio di emergenza e urgenza sanitaria ha deciso di richiedere l'intervento dell'elisoccorso. Decollato dalla base di Caiolo, è arrivato a Cosio Valtellino intorno alle 10:30 insieme a un'automedica, un'ambulanza, l'elisoccorso, i sanitari dell'Agenzia di tutela della salute della Montagna e i carabinieri per ricostruire la dinamica dell'incidente.

Gli incidenti sul lavoro in Lombardia

Anche nel primo trimestre del 2022, la Lombardia si è confermata come la regione con più denunce di infortuni sul lavoro d'Italia. Come riporta Inail, ha fatto registrare i dati più alti di tutti anche in termini assoluti. Gli infortuni sono, infatti, passati dai 23.900 dell'anno scorso ai 38.154. Il dato più preoccupante resta quello delle morti sul lavoro: in tutto il Paese sono state registrate 189 denunce di infortunio con esito mortale, di cui 35 solo in Lombardia. Se a livello nazionale l'aumento è del 2,16 per cento (l'anno scorso erano 185), a livello regionale è del 29,63 per cento: 8 decessi in più. Il presidente della Regione Attilio Fontana aveva commentato così su Facebook: "Purtroppo sono sempre troppi i casi, anche terminati in tragedia, con i quali confrontarci. Tutti insieme, istituzioni, aziende, sindacati e lavoratori, dobbiamo essere responsabili e rigorosi rispettando le leggi e collaborando per tutelare la vita e la salute di chi lavora".

(Articolo in aggiornamento)

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