Colpito da un ciclista con un pugno dopo una lite, batte la testa e muore: il giudice chiede nuove indagini
Dovranno essere svolte nuove indagini sulla morte di Mario Francesco Donadoni. Lo ha stabilito il gip di Brescia, che ha respinto la richiesta della Procura di archiviazione del fascicolo aperto un anno fa con l'ipotesi di reato di omicidio preterintenzionale. Il 65enne di Offlaga, infatti, è deceduto in ospedale il 7 agosto del 2023, pochi giorni dopo essere stato colpito con un pugno al volto da un ciclista al culmine di una lite. Nei prossimi giorni gli investigatori dovranno ascoltare due testimoni e affidare l'incarico per un nuovo approfondimento tecnico sulle lesioni riportate dal 65enne.
La lite per la mancata precedenza e il pugno
Stando a quanto ricostruito durante le indagini, la lite era andata in scena il 26 luglio del 2023. La moglie di Donadoni era rientrata a casa raccontando al marito che un uomo in sella alla sua bici non aveva rispettato una precedenza e l'aveva offesa. Il 65enne si sarebbe, dunque, offerto di accompagnarla in auto alla ricerca del ciclista per un chiarimento.
Una volta trovatosi faccia a faccia con il ciclista di 67 anni, in mezzo alla strada tra Offlaga e Dello, tra i due è nata una discussione degenerata nel giro di pochi attimi. Il primo a mettere le mani addosso all'altro sarebbe stato lo stesso Donadoni, il quale è finito a terra dopo aver preso un pugno al volto.
Le indagini sulla morte di Donadoni
Cadendo, il 65enne aveva battuto la testa sull'asfalto e aveva perso i sensi. La moglie e il ciclista lo hanno soccorso e hanno chiamato il 112. Donadoni era stato trasportato all'ospedale di Manerbio, ma le sue condizioni sono peggiorate ed è stato trasferito al Civile di Brescia dove il 7 agosto è deceduto.
La Procura aveva aperto subito un fascicolo con l'ipotesi di reato di omicidio preterintenzionale. Tuttavia, al termine delle indagini il magistrato ha chiesto l'archiviazione al gip. Il giudice, però, ha deciso di accogliere l'opposizione dei familiari di Donadoni disponendo, così, nuovi accertamenti.