Colpito alla testa da una mattonella, rivolta al carcere Beccaria: due agenti feriti

Un agente è stato colpito da una mattonella, un altro è stato morso alla mano. Questo è quanto denunciato dal Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe), dopo le due aggressioni avvenute a Milano nel carcere minorile Beccaria nel corso della giornata di ieri, martedì 22 aprile. L'ultima si era verificato lo scorso 24 marzo. In quell'occasione erano stati incendiati i materassi al secondo piano ed erano state lanciate alcune piastrelle contro gli agenti.
"Oggi i detenuti hanno protestato energicamente contro il trasferimento di un ristretto e alla fine a rimetterci" è stato "il personale di polizia penitenziaria, che nonostante tutto continua a lavorare al Beccaria", ha dichiarato il segretario lombardo del sindacato Alfonso Greco. "Un agente è stato ferito al volto da una mattonella lanciatagli contro, presa all’interno della cella, un altro alla mano dopo un morso. La situazione è veramente pesante e lavorare così è sempre più difficile e pericoloso".
"Quel che sta succedendo nelle ultime settimane nelle carceri per adulti e minori – tra suicidi, aggressioni, risse, evasioni – è di inaudita gravità ed è la conseguenza dello scellerato smantellamento delle politiche di sicurezza", ha rincarato il segretario generale del Sappe, Donato Capece. "La sicurezza interna delle carceri è stata annientata da provvedimenti scellerati come la vigilanza dinamica e il regime aperto", ha continuato il segretario. "L’aver tolto le sentinelle della polizia penitenziaria di sorveglianza dalle mura di cinta, la mancanza di agenti, il mancato finanziamento per i servizi antintrusione e anti-scavalcamento. Sono priorità assolute".