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Colico, assolta la 21enne accusata della morte di Daniel e Riccardo, uccisi dal mix di alcol e droga

È stata assolta Eala Della Morte, la ragazza di 21 anni accusata delle morte di Daniel e Riccardo, trovati deceduti la mattina del 26 aprile 2020 a Colico dopo un festino a base di alcol e droga. Per il giudice, non è stata raggiunta la prova della colpevolezza della ragazza.
A cura di Filippo M. Capra
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Riccardo e Daniel (Facebook)
Riccardo e Daniel (Facebook)

È stata assolta dall'accusa di cessione di sostanza stupefacente e morte quale conseguenza di altro delitto Eala Della Morte, la ragazza di 21 anni imputata nel processo per la morte di Daniel Ghedin e Riccardo Micheli, i due giovani morti il 26 aprile del 2020 a Colico, nel Lecchese, a seguito di un mix letale di alcol e droghe. La sentenza è arrivata durante l'udienza preliminare dal giudice Salvatore Catalano che ha dichiarato come non sia "stata raggiunta la prova" della sua colpevolezza.

Assolta la ragazza accusata della morte di Daniel e Riccardo

Secondo quanto ricostruito dalla Procura che ha coordinato le indagini con i carabinieri, la giovane sarebbe stata responsabile della morte dei due dopo avergli venduto la droga. Per questo motivo, il pubblico ministero Del Grosso aveva chiesto una condanna a tre anni e sei mesi di reclusione. I corpi senza vita dei due giovani erano stati trovati la mattina seguente al festino. Inutili tutti i tentativi di rianimazione da parte degli operatori sanitari intervenuti. Al registro degli indagati, la Procura aveva iscritto due giovani: una, l'imputata poi assolta, e un'altra ragazza, per cui non è stato chiesto il rinvio a giudizio. L'accusa aveva ricostruito che fosse stata la ventunenne a cedere il metadone che, insieme all'alcol, ha ucciso i due ragazzi. Questo perché Della Morte, in cura al Sert, disponeva delle boccette della sostanza. Dopo il rinvio a giudizio, i legali della giovane avevano chiesto e ottenuto il rito abbreviato. All'udienza preliminare di ieri erano presenti anche i famigliari di Riccardo e Daniel, ma solo i parenti di quest'ultimo si sono costituiti parte civile chiedendo un risarcimento.

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